Le cascate del Rutor sono tra le più belle e scenografiche della Valle d’Aosta.
Io ho una grande passione per le cascate, mi piace fermarmi ad ammirare l’acqua che scorre con un effetto rilassante e ipnotico e durante le mie vacanze in Valle d’Aosta desideravo vederle da tempo. Finalmente il momento è arrivato.
Le cascate del Rutor si trovano a La Thuile e sono generate dall’omonimo torrente che scende dal Ghiacciaio del Rutor, uno dei più vasti della valle d’Aosta.
Si tratta di tre cascate raggiungibili con un sentiero abbastanza semplice e ad anello che si può percorrere in 2 ore e mezza circa.
Sulle cascate sono stati realizzati dei ponti che consentono una vista spettacolare.
L’escursione si svolge in buona parte all’interno di un bosco e questo la rende abbastanza gradevole anche nelle giornate più calde. Anche il fragore dell’acqua che accompagna durante tutta l’escursione per me ha un effetto rinferscante.
Come raggiungere le cascate del Rutor
Per raggiungere le cascate del Rutor dovete superare il paese de La Thuile verso colle San Carlo. Dopo la frazione Villaret si lascia la strada per Colle San Carlo per seguire le indicazioni per Le Joux.
Si arriva ad un parcheggio prima di un ponte dove in alta stagione bisogna lasciare l’auto (la strada viene chiusa dalle 9 alle 18). Da qui potete proseguire a piedi per Le Joux (è una passeggiata di circa 30 minuti) o prendere la navetta che passa anche da La Thuile.
Nei mesi meno frequentati (o se arrivate al mattino presto) potete invece arrivare direttamente con l’auto fino a Le Joux.
Sulla sinistra del Bar delle Cascate parte il sentiero indicato con il n.3, mentre, se farete tutto il percorso ad anello ritornerete dal sentiero n. 19.
In 20 minuti si raggiunge la prima cascata sul quale è costruito un ponte in legno da dove potete scattare le foto. Per chi vuole rientrare può raggiungere il sentiero numero 19 che scende costeggiando l’altra riva del torrente.
Se invece volete proseguire l’escursione verso la seconda e terza cascata tornate sul sentiero n. 3.
Il sentiero continua abbastanza ripido nel bosco per altri dieci minuti prima di attraversare un pianoro da dove si iniziano ad intravedere le altre cascate.
Potete ammirare la seconda cascata da un belvedere che si allarga sul sentiero mentre sulla terza cascata trovate un ponte in metallo costruito nel 2014 in sostituzione del precedente ponte in legno che era crollato ormai da tempo.
Da qui potete riscendere dal sentiero n. 19 continuando il percorso ad anello che riporta a Le Joux. Chi vuole può proseguire verso il Rifugio Deffeyes a 2.494 metri e verso il lago Bellacomba che si raggiunge in atre 2 ore circa di cammino dalla terza cascata.
Solo gli alpinisti esperti possono raggiungere il Ghiacciaio del Rutor.
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La leggenda Ghiacciaio del Rutor
Così come per il Ghiacciaio del Miage, anche la formazione del Ghiacciaio del Rutor è raccontata da una leggenda valdostana.
Si narra che un tempo la testa del Rutor fosse un prato verdeggiante dove pascolavano le mucche di un ricco signore valdostano.
Un giorno Dio volle metterlo alla prova e mandò un mendicante a bussare alla sua porta per chiedere un po’ di latte fresco per sfamare la sua famiglia.
Il ricco signore non accolse le suppliche del mendicante e, anzi, si fece gioco di lui. Piuttosto che concedergli una scodella di latte, ordinò ai suoi servitori di rovesciare i secchi di latte fresco sul prato imbiancandoli.
Il mendicante gli lanciò una maledizione e in quel momento inizio a nevicare per giorni. La neve fu accompagnata da un vento gelido che ghiacciò tutto e da allora i verdi pascoli furono trasformati nel Ghiacciaio del Rutor.
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7 commenti
la valle e le cascate sono stupende io h 54 anni non cammino tanto ma lho fatto questo sentiero per la prima volta in vita mia molo bello pero mettevi scarponcini e bastone volevo fermarmi una settimana ma ne faro tre il comprensorio e bellisssimo fate un giro a queste cascate merita
Vorrei tanto sapere quale sentiero ha descritto perché oggi ho affrontato il percorso in base alla sua descrizione e non ho riscontrato nulla di ciò che ha descritto.. a parte la bellezza delle cascate il sentiero, che lei descrive semplice, è invece molto ma molto impegnativo sia in salita che in discesa. La sua descrizione non indica quale tipo di attrezzatura sia necessaria per il percorso e molte persone si avventurano con sandali e scarpe da ginnastica anziché con idonei scarponcini o scarpe da trekking. Oggi moltissime persone che come me hanno affrontato il percorso erano molto arrabbiate perché le descrizioni sono semplicistiche e poco veritiere. Se poi lei si rivolge ad escursionisti esperti come sicuramente lo è lei per cortesia lo specifichi perché non è un percorso facile percorribile con bambini come descritto da lei e da altri.
Buongiorno Cristina, mi dispiace che a suo parere non siano state date indicazioni adeguate. Come blogger racconto la mia esperienza e do consigli in base a ciò che ho vissuto. Il sentiero delle cascate del Rutor è classificato come E, cioè un sentiero escursionistico tra i più semplici ma si tratta pur sempre di un sentiero di montagna quindi nessuno dovrebbe MAI avventurarsi con sandali o scarpe da ginnastica senza un fondo adeguato. Io non ho bambini ma quando ci sono stata ho visto numerose famiglie con bambini che non hanno avuto nessun problema. C’è un certo dislivello ma questo in quasi tutti i sentieri della Valle d’Aosta data la conformazione del territorio. Le indico di seguito la descrizione dei sentieri classificati come E dal CAI
E = Escursionistico
Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguato
Qui può trovare la descrizione di tutte le classificazioni https://cairovigo.it/classificazione-sentieri-cai/
17 luglio 2022 sono partito alle 18.00 dal bar, temperatura perfetta, illuminazione delle cascate bellissima e soprattutto nessuno sul sentiero. Tramonto alle 21.00.
Che meraviglia al tramonto, piacerebbe molto anche a me. Potrei tornarci a quell’ora, grazie del consiglio!
Grazie x l esposizione particolareggiata, ma vorrei sapere il dislivello che c’è sino alla prima cascata, ciao
Ciao Carla, in totale sono 600 metri circa di dislivello fino alla terza cascata. Per la prima cascata sono meno di 200 metri.