Immaginate prati verdi, fiumi dall’acqua turchese, fiori colorati, laghi su cui si riflette il Massiccio del Monte Bianco: ecco a voi la meravigliosa Val Veny.
La Val Veny è uno dei luoghi più amati per chi decide di trascorrere le vacanze in Valle D’Aosta, è una lunga vallata che da Entrèves arriva a fino al Col de la Seigne, al confine con la Francia.
Rispetto alla Val Ferret, che si estende sempre lungo il Monte Bianco, proseguendo oltre Entrèves in direzione opposta, la Val Veny ha un’anima più selvaggia ma offre una fitta rete di sentieri per il trekking.
In estate si possono fare numerose escursioni con diversi livelli di difficoltà che possono accontentare tutti gli amanti del trekking: da chi cerca un sentiero semplice da percorrere in famiglia con i bambini, agli escursionisti più esperti che non temono lunghe ore di camminata e dislivelli più impegnativi, fino alle arrampicate sul Monte Bianco.
In inverno questi stessi sentieri si trasformano nelle piste da sci che fanno parte del comprensorio sciistico di Courmayeur e in percorsi di freeride per i più esperti e gli appassionati di sci alpinismo.
Come arrivare in Val Veny
In auto da Courmayeur prendete la strada in direzione Entrèves, sulla sinistra troverete il bivio per la Val Veny.
Dopo qualche tornante superate il Santuario di Notre-Dame de la Guérison e al bivio successivo avete due alternative:
- la strada a destra che prosegue in piano porta al bosco del Peuterey dove si trova il campeggio “La Sorgente”, oppure potete proseguire sul lato opposto della Dora fino alla località La Zerotta dove troverete un grande parcheggio e da qui potrete proseguire a piedi o con la navetta gratuita.
- la strada a sinistra prosegue verso Pré de Pascal (dove si trova anche il ristorante omonimo) e da qui parte il sentiero per il lago Checrouit.
Dove parcheggiare in Val Veny
Se scegliete di raggiungere la Val Veny in auto, troverete un grande parcheggio a pagamento in località La Zerotta. Le tariffe sono piuttosto alte, per questo vi consiglio è di raggiungere la valle con le navette gratuite che partono dal centro di Courmayeur e dalle frazioni di Verrand, Dolonne e Plan Gorret. Leggi qui tutte le informazioni e gli orari.
Pré de Pascal è invece raggiungibile con la funivia della Val Veny che parte da Entréves.
Ma ecco quali sono le escursioni migliori per il trekking in Val Veny.
Bosco del Peuterey
L’escursione nel bosco del Peuterey è la più semplice e adatta a tutti. Si tratta di una passeggiata lungo un sentiero in piano tra gli abeti che costeggiano la Dora.
In un’ora circa arrivate dal campeggio la Sorgente fino al ponte in località La Zerotta da dove partono il sentiero e la strada che portano al Lago Miage.
Questa è la passeggiata che io di solito faccio nelle giornate di relax, quando voglio fare pausa da escursioni più impegnative con dislivelli più stancanti. È il posto ideale per rigenerarsi all’ombra degli alberi e i grandi prati all’inizio o verso il fondo del sentiero sono l’ideale per un pic-nic o per far giocare i bambini.
Lago Combal e Lago Miage
Dopo la Zerotta si prosegue verso La Visaille dove si può parcheggiare subito dopo lo Chalet du Miage e dopo la sbarra inizia la strada che porta al Lago Combal e al Miage.
La strada è chiusa al transito delle auto private subito dopo i campeggi della Zerotta e bisogna proseguire con la navetta o potete prendere il sentiero che dal parcheggio sale fino allo Chalet du Miage (circa 900 mt.).
Dopo la sbarra continua la strada asfaltata quindi, nonostante il dislivello, è abbastanza semplice da percorrere per tutti.
Chi preferisce può, nel primo tratto, tagliare il primo tornante prendendo la scorciatoia nel bosco di conifere.
La strada prosegue poi fiancheggiando la Dora, che in alcuni tratti assume un bellissimo colore turchese in contrasto con il verde circostante e i colori dei fiori, fino al Lago del Combal. Qui la vista è bellissima ed è d’obbligo la foto sul ponte che attraversa la Dora.
Per arrivare al lago Miage continuate lungo la strada sterrata sulla destra del lago che porta al Bar del Combal. Questo è un rifugio solitamente molto frequentato da famiglie con bambini proprio per la semplicità del percorso. Da qui parte un sentiero che porta al Lago del Miage in circa 20 minuti.
Il Miage ha un’originale forma a cuore ed è alimentato dalle acque del Ghiacciaio del Miage. Purtroppo il ghiacciaio si sta riducendo di anno in anno e in piena estate spesso il livello dell’acqua è molto basso.
Se riuscite ad andarci in periodi meno frequentato dai turisti potreste vedere sulle rive del lago camosci e stambecchi.
La leggenda del Lago Miage
Secondo un’antica leggenda un tempo le sponde del lago erano talmente belle, verdi, fiorite e piene di animali da essere abitate dalle fate. Le fate facevano feste, ballavano e cantavano ma un giorno, con i loro canti, svegliarono i demoni che abitavano tra le rocce del Mont Maudit (una delle vette del Massiccio del Monte Bianco).
I demoni rimasero talmente affascinati dalle dolci melodie dei canti delle fate che scesero fino al lago e chiesero alle fate di unirsi a loro. Le fate però si spaventarono dall’aspetto dei demoni e scapparono via.
I demoni si arrabbiarono per il rifiuto delle fate e per vendicarsi iniziarono a scuotere le montagne facendo cadere massi e terra sulle terre fertili intorno al lago, prima di ricoprire tutto questo territorio con il ghiaccio.
Aggiornamento 2024
Le foto del lago Miage che vedete in questo articolo sono del 2018. Purtroppo il ghiacciaio del Miage si sta riducendo a vista d’occhio e ad agosto del 2024 il lago si era notevolmente ridotto e potreste non trovarlo come in queste immagini. La zona è comunque molto bella e vale la gita!
Rifugio Elisabetta
Superando il ponte del Combal e proseguendo sulla sinistra arriverete al Rifugio Elisabetta. Vi aspetta un lungo rettilineo in piano fino a fondo valle, prima di inziare a salire per raggiungere il Rifugio che si trova ad un’altitudine di 2.195 mt.
Lungo il rettilineo ci sono alcune pozze d’acqua sulle quali si riflettono i monti. Sullo sfondo il Col de la Seigne che divide Italia e Francia e sulla destra le Pyramides Calcaires e i ghiacciai des Échelettes e della Lex Blanche.
Alla fine del rettilineo alcuni tornanti portano al Rifugio Elisabetta passando davanti a una vecchia caserma militare e alle stalle.
Proseguendo alle spalle della vecchia caserma si percorre un’altra piana, sempre molto fiorita in estate, che porta alla Casermetta a 2.365 metri di altitudine sul Col de la Seigne.
Oggi la Casermetta è un centro di educazione ambientale transfrontaliero dell’Espace Mont-Blanc, gestito dalla Fondazione Montagna sicura, oltre che una postazione strategica per l’acquisizione di dati sia di tipo socio-demografico relativi ai partecipanti del Tour du Mont-Blanc che passa di qui, sia di tipo scientifico per monitorare gli ecosistemi montani.
Mont Fortin
Dopo aver attraversato il ponte del Combal, invece di proseguire verso il rifugio Elisabetta, potete prendere il sentiero (segnalato con il numero 9) che si trova subito sulla sinistra per raggiungere il Mont Fortin.
Il percorso per il Mont Fortin è molto più ripido e lo consiglio ad escursionisti più allenati ma vi posso garantire che, una volta raggiunta la vetta, la vista sul Monte Bianco e sull’Aguille Noirevi ripagherà di tutta la fatica.
Si superano l’Arp Vielle Inferiore e superiore e si continua lungo il sentiero attraversando un canalone di rocce e pietre, fino ad arrivare quasi in cima dove, finalmente, il percorso riprende attraverso prati, pascoli e sentieri più dolci.
Ma quello che attira di più l’attenzione è il panorama sul versante opposto della vallata che si apre sempre di più sul Massiccio del Monte Bianco e sull’Aguille Noire.
In vetta al Mont Fortin, a 2.753 mt. di altitudine, lo scenario è spettacolare, di fronte a voi avrete il Monte Bianco e l’Aguille Noire e guardando a valle i laghi Combal e Miage ma con lo sguardo potrete arrivare fino al Col de la Seigne.
Dal lato opposto si estende invece il vallone di Chavannes e da qui parte il sentiero che porta fino a La Thuile.
Lago Checrouit
Il lago Checrouit è un altro meraviglioso punto panoramico sul Monte Bianco che si riflette nelle sue acque.
Per arrivarci potete prendere la funivia che arriva fino a Plan Checrouit, dove si trova anche la piscina alpina, e da qui avete due alternative: proseguire a piedi o continuare in seggiovia.
Se volete fare un’escursione più tranquilla potete prendere la seggiovia che arriva fino alla Maison Vielle per poi proseguire attraverso un sentiero abbastanza semplice, con una pendenza regolare, che in un’ora circa vi porterà al lago.
Se invece preferite continuare a piedi, da Plan Checrouit potete prendere il sentiero nel bosco che ha un dislivello di circa 500 metri.
Poterlo raggiungere con la funivia e la seggiovia lo rende una delle escursioni più amate dalle famiglie con bambini.
Per chi vuole proseguire, il sentiero continua in direzione Arp Vielle per arrivare fino al lago Combal e al lago Miage ed è così possibile percorrere tutta la valle fino al Rifugio Elisabetta e al Col de la Seigne.
Altre escursioni che ti consiglio in Valle d’Aosta:
- Cascate del Rutor a La Thuile
- Trekking in Valle d’Aosta: escursione al lago d’Arpy
- Escursione in Val Ferret: Rifugio Elena e Cole Ferret
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4 commenti
Ciao Monica,
bellissimi paesaggi!
L’itinerario è fattile in una giornata? quanto tempo si ci mette per fare tutto?
Ciao Anna,
in una giornata puoi scegliere una delle escursioni, tutte non credo…
Quante belle idee! Grazie. Anche le foto sono stupende e mi fanno venire voglia di andare!
Grazie Rita, sono sicura che potrebbe piacerti moltissimo, la Val Veny è molto fotogenica, ci sono dei bellissimi contrasti di colori!