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Myanmar: tutto quello che dovete sapere prima di partire

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Il Myanmar si è aperto al turismo da pochi anni e questo è uno degli aspetti che mi ha colpito di più durante il mio viaggio e che hanno fatto entrare questo paese e il suo popolo nel mio cuore.
Ma proprio per il suo essere ancora poco turistico prima di partire per il Myanmar è necessario informarsi bene su spostamenti, usi e abitudini di questo paese per semplificare il nostro viaggio e non avere problemi di nessun tipo.

Il Myanmar ha facilitato l’ingresso e gli spostamenti dei turisti dal 2010 quando il governo militare, che ha governato il paese dal 1962, ha iniziato ad attuare delle riforme politiche che hanno portato alle elezioni democratiche del 2015.

Oggi la Birmania è un paese dove si può viaggiare in totale sicurezza, sempre con la dovuta attenzione che si deve avere quando si viaggia in qualsiasi parte del mondo, dove si viene accolti da un popolo gentile e disponibile ad aiutare i turisti.
Ma, ad esempio, trasporti e infrastrutture non sono ancora così pratici ed è meglio studiare bene il proprio itinerario in Myanmar prima di partire per evitare ritardi e inutili e lunghe giornate di viaggio, soprattutto se il tempo per visitarlo è poco.

Monastero Maha Aung Myae Bon Zan

Birmania o Myanmar?

Quando ho annunciato che sarei partita per il Myanmar, devo dire che in molti mi hanno guardata con aria interrogativa perché è uno di quei paesi che per motivi politici, a un certo punto della loro storia, ha cambiato nome.

Molti lo conoscono ancora come Birmania e ad oggi si possono usare indistintamente entrambi i nomi, anche se il nome ufficiale deciso dal governo militare nel 1989, scelto per distinguersi dal periodo coloniale britannico, è Myanmar.

Fino a qualche anno fa chiamarlo Birmania o Myanmar voleva anche dire prendere una posizione politica. Oggi non è più così, da quando Aung San Suu Kyi è stata liberata e fa parte del governo birmano.

La popolazione locale usa spesso Birmania o Burma in inglese, soprattutto in contesti più informali, e non esiste un aggettivo per Myanmar ma solo birmano o burmese.

Quando andare in Birmania

Il periodo migliore per visitare il Mynamar va da novembre a febbraio quando il clima è più fresco e secco. Questo è il periodo migliore anche per una vacanza sulle spiagge del Myanmar.

Sulle zone più montuose e sul lago Inle le temperature sono sempre più basse, soprattutto durante la notte.

Da marzo le temperature e l’umidità iniziano a salire e da maggio inizia il periodo delle piogge e dei monsoni soprattutto sulla costa e nel nord. Le regioni centrali di Bagan, Mandalay e il lago Inle rimangono le più asciutte durante tutto l’anno. Il periodo delle piogge generalmente finisce a ottobre.

Io ho visitato il Myanmar a settembre e ho trovato il cielo sempre soleggiato ma con un’umidità molto elevata.

Birmania motorini

Come spostarsi in Birmania

La viabilità e i trasporti in Myanmar non sono dei migliori quindi, anche quando le distanze non sembrano eccessive, dovete calcolare bene i tempi per gli spostamenti.

La prima cosa da dire è che in Myanmar i turisti non possono guidare mezzi a 4 ruote, quindi se volete noleggiare un auto dovete obbligatoriamente prendere un auto con autista. Non è la soluzione più economica ma in alcuni casi è la migliore, soprattutto se avete poco tempo a disposizione.

Per le tratte più lunghe come da Yangon a Bagan e da Mandalay al lago Inle potete prendere dei voli interni che, anche in questo caso, vi permetteranno di risparmiare molto tempo.

In alternativa ci sono dei pullman che sono divisi in due categorie: normali e VIP. I pullman normali sono quelli più utilizzati dalla popolazione locale, i VIP hanno qualche comodità in più come i sedili reclinabili, comodi per i viaggi notturni ma non vi aspettate chissà quale lusso.

Ad ogni modo i tempi per gli spostamenti in pullman sono sempre piuttosto lunghi quindi ve li consiglio solo se avete più giorni a disposizione.

La rete ferroviaria invece non è molto sviluppata e i treni sono piuttosto obsoleti. Se volete muovervi in autonomia meglio i pullman.

Un’esperienza che vi consiglio è una crociera sul fiume Irrawaddy. Per andare da Bagan a Mandalay ci vogliono 10 ore circa, noi ne abbiamo percorso solo alcuni tratti fermandoci una notte a Yandabo e alternando il pullmino privato a tratti in battello.

Esistono battelli di ogni tipo e di costi diversi, dai più semplici a quelli più lussuosi.

Navigare il fiume Irrawaddy è molto piacevole e rilassante. Permette di godere di qualche ora di relax e nel frattempo potete ammirare la vita che si svolge lungo il fiume.

In alcune zone, come a Bagan, potete affittare un motorino per muovervi tra i templi ma solo siete abituati a guidarli perché le strade non sono molto buone.

Pagoda d'Oro Yangon

Come ottenere il visto per il Myanmar

Il visto turistico ha una validità di 28 giorni ed è possibile ottenerlo sul sito ufficiale del governo del Myanmar.

È necessario avere il passaporto con validità di almeno 6 mesi e bisogna caricare sul sito una foto tessera recente.

Dal 1 ottobre 2019 i cittadini italiani possono anche ottenerlo all’arrivo agli aeroporti di Yangon, Mandalay, Nai Pyi Taw al costo di 50,00 dollari e con due fototessere.

Monaci Birmania

Vaccini per un viaggio in Birmania

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per un viaggio in Myanmar. È consigliata la profilassi antimalarica solo se ci si reca in alcune zone rurali ed è consigliata la vaccinazione contro epatite A e B, tifo, difterite, rabbia, tetano ed encefalite giapponese ma nessuna di queste è obbligatoria.

Vi consiglio comunque di portare con voi un repellente contro le zanzare soprattutto se viaggerete nel periodo umido ma non vi preoccupate, non ne troverete più che in certe zone del nostro paese!

Inoltre è consigliato non bere acqua corrente, latte o altre bevande locali e ghiaccio e non mangiare frutta e verdura adeguatamente lavate e disinfettate.


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Cosa mettere in valigia per una vacanza in Birmania

Durante il giorno le temperature in Birmania sono piuttosto elevate durante tutto l’anno quindi sono consigliati abiti comodi e leggeri. Se andate nel periodo secco la sera le temperature si abbassano ed è consigliabile portare anche qualche capo più pesante come una felpa o una giacca leggera.

Felpa e k-way potrebbero servirvi anche per le visite al lago Inle dove le temperature sono sempre più basse, soprattutto durante la notte.

Se invece visiterete la Birmania nella stagione più umida, come ho fatto io, preparatevi a temperature piuttosto elevate.

In ogni caso vi consiglio pantaloni leggeri o gonne che coprano le ginocchia. Nei templi è obbligatorio avere ginocchia e spalle coperte ma se per le spalle basta avere una stola leggere, gli short troppo corti non sono ben visti da nessuna parte ed è giusto avere rispetto delle abitudini locali.

Nei templi bisogna entrare a piedi scalzi (non sono consentite nemmeno le calze). Vi consiglio quindi un sandalo o un infradito da indossare velocemente e portate con voi delle salviette disinfettanti per pulirvi i piedi all’uscita.

templi Bagan

Telefono e Wi-fi

In quasi tutti gli hotel e anche in molti ristoranti del Myanmar si trova il free wi-fi.

Se, come me, volete potervi connettere in qualsiasi momento vi consiglio di acquistare una sim card locale quando arrivate all’aeroporto di Yangon. Io ho pagato 12.000 Kyat (circa 7 euro) per 8GB.

Portate con voi una copia del passaporto per poterla acquistare.

Vi consiglio di farvela installare direttamente da loro perché la scheda e i messaggi che vi arrivano per attivarla sono tutti in lingua birmana.

Carte di credito e contanti

Le carte di credito sono accettate nei negozi, negli hotel e nei ristoranti. In molti posti accettano anche dollari o euro.

In Myanmar vi capiterà sicuramente di fare acquisti ai mercatini e dai venditori che vi avvicinano fuori dai templi e che dovrete pagare in contanti. Inoltre per alcuni piccoli servizi sono accettati solo contanti e moneta locale quindi vi consiglio di prendere almeno un po’ di moneta locale che potete tranquillamente cambiare all’arrivo in aeroporto.

La moneta locale è il Kyat (si pronuncia “chat”), per fare conti rapidi sappiate che  5.000 Kyat corrispondono a circa 3 euro.

Non dimenticatevi di lasciare le mance: non è un obbligo ma la generosità in Birmania è considerata una virtù. Troverete persone molto gentili e disponibili ed è una buona abitudine lasciare mance a camerieri, facchini, guide e autisti.

Pagoda Lago Inle birmania

Prima di partire per il Myanmar è bene sapere che:

  • Non bisogna mai indossare scarpe e calze all’interno di monasteri e pagode
  • All’interno di monasteri e pagode bisogna avere ginocchia e spalle coperte, sia per uomini che donne.
  • Non calpestate i piedi degli altri e se capita chiedete scusa
  • Non bisogna toccare i monaci e i loro abiti e non bisogna calpestare la loro ombra
  • Davanti alle statue del Buddha sedetevi sempre con le gambe incrociate o inginocchiatevi, mai con i piedi puntati verso il Buddha
  • Niente baci, abbracci e effusioni in pubblico. Ma se in un locale sentite schioccare un bacio non è un momento di affetto ma è un suono che i birmani fanno con la bocca per chiamare un cameriere
  • Non fate uso di droghe: le pene vanno da 5 anni di reclusione alla pena di morte!
  • Chiedete sempre il permesso prima di fotografare le persone, soprattutto i monaci
  • Imparate qualche parola di birmano, ne saranno felici. “Mingalabar”, pronunciato Mingalaba, significa Ciao e si usa a qualsiasi ora del giorno. “Cèzúbeh”, pronunciato “Jesuba”, vuol dire “Grazie”

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6 commenti

PENSIERI DAL MONDO 3 Maggio 2021 - 10:17

Che meraviglia! Ci hai fatto venir voglia di partire subito alla scoperta di questo paese che ancora manca alla nostra “collezione”! Complimenti!

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Monica 4 Maggio 2021 - 9:31

Spero ci si possa tornare presto, quello che sta accadendo in questi giorni in Myanmar è terribile. È uno dei popoli più gentili che io abbia mai conosciuto. Vi auguro di visitarlo presto.

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Viola 20 Novembre 2019 - 17:31

Al mio arrivo a Yangon anch’io ho optato per la sim locale e devo dire che la connessione è stata ottima tutto il tempo! Concordo per gli spostamenti, lunghi e stancanti. Purtroppo la popolazione non parla (per la maggior parte) inglese e la comunicazione non sempre è semplice ma…quei sorrisi e quella gentilezza valgono più di mille parole!

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Monica 21 Novembre 2019 - 15:26

Vero con molti abbiamo comunicato a gesti e sorrisi. Ma è un popolo che mi rimarrà per sempre nel cuore.

Rispondi
Sara 19 Novembre 2019 - 16:28

Non ho ancora preso in considerazione un viaggio in Myanmar perché l’idea di dover camminare scalzi ovunque mi urta non poco. Voi come avete fatto?

Rispondi
Monica 21 Novembre 2019 - 15:22

Non sei la prima a dirmelo in effetti. Io non ho grandi problemi a camminare scalza ma basta un po’ di organizzazione. Nelle giornate in cui sapevo di visitare molti templi ho indossato dei comodi sandali infradito e mi sono portata dietro delle salviette disinfettanti per pulirmi i piedi prima di rimettermi i sandali. In alcuni templi ti forniscono loro stessi le salviette all’uscita. È un paese talmente bello che merita comunque di essere visto.

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Sono Monica. Amo la bellezza in ogni sua forma: i viaggi, l'arte, i libri, la fotografia e tutto ciò che viene creato con anima e passione. Scrivo guide di viaggio slow e itinerari alla scoperta di attimi di vita vera. Cerco sempre nuove strade, in viaggio e nella vita, che portino lontano dalle rotte più battute.
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