Londra cabina telefonica - In Viaggio Con Monica

Il viaggio che mi ha cambiato la vita

27 commenti
Home » Il viaggio che mi ha cambiato la vita

Da ogni viaggio si torna diversi. Esplorando il mondo, esploriamo noi stessi. Conoscere il diverso ci fa entrare in empatia con il prossimo e viaggiare ci apre agli altri.
Il viaggio per me ha un doppio significato.
È la passione per la scoperta di nuovi luoghi, la meraviglia di vedere un panorama spettacolare, l’arricchimento di conoscere persone con culture e abitudini diverse dalle nostre ma con emozioni che ci accomunano.
Ma è anche il mio viaggio, quello che ho vissuto negli ultimi anni, con pochi chilometri (perché prima c’erano altre cose da fare, da cambiare, da ricominciare) e che mi ha portato a essere quella che sono oggi.
I miei amici Claudia e Mattia di 2 CUORI IN VIAGGIO mi hanno chiesto di partecipare al tagpost ideato da Marco Lovisolo, dal titolo “Il viaggio che mi ha cambiato la vita”.
Il cambiamento mi stuzzica sempre e ho subito accettato. Grazie a loro mi sono chiesta da dove è nata la mia passione per il viaggio. Qual è stato il punto zero, quel primo puntino a cui si sono collegati tutti gli altri e che mi hanno portata qui?
Bisogna tornare parecchio indietro…

Il viaggio che mi ha cambiato la vita

Londra Tower Bridge - In Viaggio Con Monica

Il punto zero esiste e non è un solo viaggio ma sono più viaggi. Sono i viaggi dell’adolescenza, le vacanze studio per le quali partivo da sola tutte le estati.
Prendendo un aereo o un treno per andare in un paese straniero, in una casa di sconosciuti, per imparare una lingua ma non solo. In quei viaggi ho imparato a vivere.

Le vacanze studio

Queste vacanze penso siano tra i regali più belli che i miei genitori mi abbiano fatto. La prima è stata a 15 anni e ne sono seguite altre per tutta la durata del liceo e oltre.
Forse se i miei genitori avessero saputo davvero come funzionavano queste vacanze studio non so se mi avrebbero lasciata partire! Sì perché partivo con un’associazione che organizzava tutto, con tanto di responsabili e accompagnatori e soggiornavo presso delle famiglie locali.
Ma una volta arrivata in famiglia mi venivano date le chiavi di casa, comunicato l’orario della cena e… liberi tutti! Al mattino si andava a lezione, pomeriggio libero, cena a casa, ma qualche volta anche no, e la sera fuori. Detta così non sembra molto educativa ma vi assicuro che lo è stato.
Non sono mai stata una che si cacciava in guai seri ma le mie esperienze le ho fatte e mi sono divertita ma sapete che vi dico? Che in realtà tutta quella libertà fuori di casa mi responsabilizzava tantissimo e mi ha fatto crescere.
Perché io all’estero da sola stavo bene e mi sentivo grande. Già quando salutavo i miei in aeroporto e passavo i controlli mi sentivo adulta. Ero una che viaggiava, e viaggiava da sola.
Lì è nata la passione per i viaggi. Non mi ha mai fatto paura un viaggio da sola e ancora adesso fatico a capire chi prova un senso di agitazione quando deve spostarsi. Per me è sempre stato elettrizzante. E poi scoprire posti nuovi, vagare da sola per un paese dove tutti parlavano un’altra lingua, con la libertà di andare dove volevo senza dover dire niente a nessuno.

Londra cabina telefonica - In Viaggio Con Monica
E nessuno poteva chiedermi niente perché non esistevano i cellulari! Per chiamare a casa una volta al giorno (era l’unica condizione imposta dai miei genitori) mi infilavo in una cabina telefonica, quelle meravigliose cabine rosse che ora stanno per sparire, e chiamavo con la collect call, la chiamata a carico del destinatario.
Cartina in tasca e via! Ma dove sono stata?

Isola di Wight

Isola di Wight - In Viaggio Con Monica

Questa è stata la mia prima esperienza. I miei non volevano Londra, troppo grande, e mi hanno fatto scegliere tra una delle alternative più piccole. Io ho sfogliato il catalogo e chissà perché mi ha colpito questa piccola isola e ho scelto proprio lei!
La casa della mia famiglia era distante dalla cittadina, in mezzo ad un’altra manciata di case in mezzo al verde, e per andare avanti e indietro avevo circa 20 minuti di pullman. Si cenava alle 16.30, praticamente una merenda per me che a casa non mi ero mai seduta a tavola prima delle 20.30, e dopodiché si riusciva. Ci si incontrava con gli altri italiani e spesso si andava a mangiare una pizza di gomma. Ma in quel momento mi sembrava squisita.
E gli ultimi due giorni sono riuscita a passarli a Londra: amore a prima vista!

Brighton

Brighton - In Viaggio Con Monica

Seconda estate. Eccomi partire per questa vivace cittadina balneare, questa volta con un’amica. In realtà è stata l’estate delle disavventure.
La prima casa è stata quasi scioccante. Un livello di sporcizia indescrivibile tanto che abbiamo chiesto di essere spostate e siamo state trasferite in una famiglia deliziosa con 3 bimbi meravigliosi.
Peccato che una notte un ladro abbia provato a entrare proprio dalla nostra portafinestra che si affacciava sul giardino. Ancora non so perché in tanti paesi straniere non abbiano le persiane. Sono un po’ come il bidet, entrambi considerati superflui.
Quella notte comunque è andata bene. Io e la mia amica ci siamo svegliate gridando e il ladro, che probabilmente non immaginava di trovare qualcuno che dormiva lì, è scappato. Un po’ di paura ma anche questa è stata un’esperienza che, forse con un po’ di incoscienza, abbiamo ricordato per anni come un’avventura pazzesca. La corsa per le scale, le grida, il precipitarsi nella stanza degli altri due ragazzi italiani ospiti della famiglia, perché in quel momento in inglese ci usciva solo un “Help, help” e poi la notte con la polizia in casa.
Ma dalla notte successiva al piano di sotto abbiamo mandato i ragazzi e noi ci siamo accaparrate la stanza al primo piano!

Londra

Londra Big Ben - In Viaggio Con Monica

Uno dei miei grandi amori. Dai 15 ai 30 anni è stata una tappa fissa. Prima per studio, poi solo per il desiderio di rivederla e infine quando mio marito ha lavorato proprio a Londra per qualche mese e abbiamo fatto avanti e indietro ogni weekend, oltre a una splendida estate passata lì. Per fortuna era uno dei primissimi anni di Ryanair che ci ha salvati!
Ma la prima volta è stata quella che mi ha insegnato a girare per una grande metropoli senza paura di nulla.
Giravo per Londra immaginando come potesse essere vivere lì. Non volevo sentirmi una turista. Mi sono innamorata di questa città cosmopolita dove potersi sentire cittadini del mondo. A volte prendevo la metropolitana e iniziavo a vagare senza meta scendendo alle fermate meno turistiche per vedere com’era la vita lì.
Ancora oggi in ogni posto che visito penso a come sarebbe viverci e cerco di sbirciare nelle case per vedere come sono fatte e capire di più della quotidianità del posto.

Tours

Tours Loira - In Viaggio Con Monica

Un’estate ho passato anche 3 settimane in Francia. Anche in questo caso ho sfogliato il catalogo e ho puntato il dito su Tours, sulla Loira. Avevo già la passione per i castelli e la Loira mi sembrava una regione incantata.
Qui mi sono innamorata delle brasserie francesi che ancora adesso cerco appena varco il confine.
A Tours frequentavo uno scuola internazionale e una domenica insieme a un giapponese, una danese, un’altra italiana e uno spagnolo di un paio d’anni più grande che aveva già la patente, abbiamo affittato una macchina per andare a visitare il castello di Blois.
Ma quello che mi ha cambiata di questa vacanza è stato il viaggio in treno per arrivare fino a lì. Non ricordo quante ore ci sono volute. Da sola. Io e un libro. Al ritorno avevo un cambio a Lione con 4 ore di attesa. Ho messo le valigie in un deposito, di quelli con l’armadietto con la chiave che avevo visto solo nei film, e sono andata in giro per Lione.

Mandate i vostri figli all’estero

Questo è quello che io consiglierò sempre a chiunque. Insegnate loro ogni giorno a essere educati e responsabili e poi lasciateli andare. Forse berranno una birra, passeranno le serate su una spiaggia inglese, si prenderanno una cotta per un bergamasco e torneranno a casa con quell’accento che di inglese ha proprio poco ma diventeranno autonomi e impareranno a gestire gli imprevisti. Chissà chi sarei oggi senza quelle vacanze.

Ho cercato le foto di quel periodo ma tra mille traslochi e scatoloni ho trovato solo questa, siate buoni! Le altre, per il momento, sono prese da Pixabay.

Londra Monica Bruni - In Viaggio Con Monica
Adesso tocca a voi!

Questa è la mia storia, ma ora aspetto i racconti di alcuni amici:

• Cristina e Francesco di VIAGGIAPICCOLI
• Anna di PANANNA BLOG DI VIAGGI
• Selene di VIAGGI CHE MANGI

Sono curiosa di conoscere il viaggio che ha cambiato la vostra vita!

27 commenti

Grazia 21 Dicembre 2018 - 13:38

Hai detto bene, spesso non si tratta di un solo viaggio, ma di un insieme di viaggi! Potrei menzionare le prime gite scolastiche all’estero che mi hanno fatto assaporare il piacere di confrontarmi con culture diverse e di essere circondata da persone che parlavano lingue diverse; potrei menzionare il mio primo Erasmus, il primo vero viaggio completamente da sola, che mi ha insegnato ancora di più ad andare avanti con le mie forze; potrei menzionare la prima volta in Asia, che mi ha fatto capire quanto i miei viaggi in Europa, seppur molto diversi fra loro, avevano molto in comune, e quanto il mondo sia davvero bello perché vario. Condivido anche i consigli per “genitori”, queste esperienze fanno solo che bene 🙂

Rispondi
Monica 26 Dicembre 2018 - 20:15

Fanno benissimo queste esperienze anche perché, mi sono accorta dopo il mio post, che sono viaggi che sono rimasti nel cuore a tutti coloro che li hanno fatti.

Rispondi
Selene 20 Settembre 2018 - 11:28

Ce l’ho fatta a rileggermelo con calma!!
Che belli i viaggi studio, Monica! Sono esperienze indimenticabili!
Io non ne ho fatti, ma con la scuola abbiamo fatto un sacco di gite e scambi culturali che mi hanno davvero aperto la mente…
Bé, il resto lo racconterò nel mio post!
Intanto di nuovo grazie mille per la nomination! 🙂

Rispondi
Monica 26 Settembre 2018 - 18:57

Non vedo l’ora di leggere il tuo racconto!

Rispondi
Giovy 19 Settembre 2018 - 9:33

Quanto è bella l’Isola dI Wight? Ci sei mai più tornata? Per me è un posto davvero sottovalutato. Io ho almeno una decina di viaggi che mi hanno cambiato la vita. Sarebbe difficile per me riuscire a scriverne in modo esaustivo.

Rispondi
Monica 26 Settembre 2018 - 18:56

Purtroppo non ci sono più tornata e, ora che mi ci fai pensare, mi piacerebbe molto rivederla!

Rispondi
Valeria (@chiusiperferie) 19 Settembre 2018 - 8:16

Che bello questo post, il racconto è fresco e divertente e soprattutto ne condivido la filosofia parola per parola. La gioia della libertà, il piacere della scoperta, la capacità di essere autonomi e di fare le proprie scelte, l’esercizio del problem solving, sono alcunI degli incomparabili benefici del far fare ai ragazzi le loro esperienze all’estero senza famiglia a rimochio. Io sto mettendo I soldini da parte per regalare alla mia bimba (ora 4 anni) uno splendido giro del mondo in solitaria quando ne compirà 18.

Rispondi
Monica 26 Settembre 2018 - 18:55

Wow che regalo pazzesco! È fortunata ad avere una mamma che la pensa così!

Rispondi
Veronica 18 Settembre 2018 - 16:10

Che meraviglia questo articolo! Mi hai fatta emozionare e tornare indietro con la mente al viaggio che ha cambiato la mia vita (a Londra peraltro)! Non potrei essere più d’accordo con te! Viaggiare fin da giovani aiuta a crescere e ad aprire la mente, a diventare indipendenti e un pò più consapevoli del posto che occupiano nel mondo e di come funziona la vita “là fuori”!

Rispondi
Monica 26 Settembre 2018 - 18:51

Esatto! Per me è stato importante per imparare a muovermi e a essere indipendente!

Rispondi
Francesca 18 Settembre 2018 - 15:12

Il tuo post è la conferma che bisogna lasciare i bambini e ragazzi viaggiare, fin da piccoli. Con persone serie, in strutture di qualità, ma lasciarli liberi. Diventano adulti consapevoli che amano il mondo. I tuoi genitori, ti hanno fatto un regalo stupendo.

Rispondi
Monica 26 Settembre 2018 - 18:45

È proprio così, è il modo migliore per crescere!

Rispondi
Ale - untrolleyperdue.it 11 Settembre 2018 - 20:40

Sai Monica, ricordo quel catalogo con l’Isola di Wight come se fosse ieri. Ero lì a rompere le scatole ai miei genitori per andare ad imparare l’inglese, poi alla fine sono partito per un torneo di calcio in Svezia e lì l’inglese me l’ha insegnato un compagno di squadra. Non esattamente la stessa cosa, che dici? 🙂
Ci accomuna questo spirito libero, indipendente, questo sapersi adattare alle situazioni, questa voglia di esplorare: sono sicuro però che quei viaggi, come dici tu, ci hanno dato una direzione, ci hanno fatto capire quanto fosse importante scoprire nuovi “mondi”.
Bellissimo articolo, e bellissima la tua foto! 😉
Un caro saluto e buona serata, Ale

Rispondi
Monica 14 Settembre 2018 - 20:28

Davvero anche tu avevi pensato all’Isola di Wight? Ora ci tornerei volentieri ma perché l’ho scelta a 15 anni ancora non lo so! 🙂 Questi viaggi mi hanno davvero aperto IL mondo e mi hanno dato un’indipendenza che è impagabile! Grazie Ale e buon weekend!

Rispondi
Valentina 9 Settembre 2018 - 22:30

Che bello leggere questo post! Mi hai fatto ripensare a tanti momenti belli del passato, anche se non saprei proprio dire qual’è stato il viaggio che mi ha cambiato la vita..ce ne sono stati tanti mi sa! 🙂

Rispondi
Anna 8 Settembre 2018 - 18:03

Che bello questo resoconto dei tuoi viaggi all’estero!! Io avrei adorato andare in vacanza studio, purtroppo per motivi economici non mi ci hanno mai mandato, salvo poi scoprire quando toccava a mia sorella minore che per i dipendenti pubblici ci sono delle agevolazioni… che fatica essere le sorelle maggiori!! 😉 Grazie per avermi nominato, presto racconterò anch’io del viaggio che mi ha cambiato la vita!

Rispondi
Monica 14 Settembre 2018 - 20:35

È stata una gran fortuna poter fare questi viaggi, peccato non essersi accorti prima di queste agevolazioni. Ma alla fine la passione per i viaggi è nata lo stesso! Non vedo l’ora di leggere il tuo racconto!

Rispondi
Marco 8 Settembre 2018 - 14:17

Ciao Monica e grazie per aver partecipato al mio piccolo contest!

Rispondi
Monica 8 Settembre 2018 - 16:06

Grazie a te Marco! Hai avuto una splendida idea ed è stato un piacere partecipare!

Rispondi
Laura 8 Settembre 2018 - 14:10

Bellissimo questo racconto che ha il sapore degli anni d’oro dell’adolescenza, quando tutto cambia e tutto e’ ancora possibile. Io ho partecipato ad uno scambio internazionale in Norvegia in quarta superiore e lo ricordo come un’esperienza bellissima, anche se il vero viaggio che mi ha cambiato la vita e’ stato un anno in Germania con un progetto di Servizio Volontario Europeo. Ho anche qualche anno prima che il mio bambino parta per un’esperienza all’estero da solo, ma spero che abbia ereditato la mia passione per i viaggi e la voglia di scoprire il mondo.

Rispondi
Monica 8 Settembre 2018 - 16:20

Grazie Laura. Sono certa che avrai trasmesso al tuo bimbo l’amore per i viaggi e la scoperta e crescerà con una visione del mondo che solo chi condivide questa passione può avere!

Rispondi
Alessandra 8 Settembre 2018 - 8:59

Che bello leggere questo post! Sei stata fortunata a poter fare queste esperienze e hai fatto bene a sfruttarle! Sicuramente sono viaggi che porterai sempre nel cuore e che ti hanno fatto maturare! ❤️

Rispondi
Monica 8 Settembre 2018 - 16:21

Grazie Alessandra! Sì sono esperienze che porterò con me per sempre!

Rispondi
camilla corradini 7 Settembre 2018 - 18:39

è proprio vero: i tuoi ti hanno fatto dei regali stupendi, sono esperienze pazzesche. Credo che dovrebbero farle tutti i ragazzi. Poi erano anche posti stupendi, io adoro Londra e anche Brighton, le altre località non ho avuto modo di vederle.

Rispondi
Monica 8 Settembre 2018 - 16:25

È stata una gran fortuna poter fare queste esperienze che consiglio a qualsiasi ragazzo!

Rispondi
Silvia - itinerariodiviaggio 7 Settembre 2018 - 14:39

molto interessante questo racconto. Già da piccola allora eri una viaggiatrice, io invece ho iniziato tardi..ma poi non ho più smesso 🙂 Se avrò dei figli sicuramente li manderò all’estero, penso sia molto istruttivo.

Rispondi
Monica 8 Settembre 2018 - 16:29

Per me questi viaggi sono stati fondamentali e lo consiglio per qualsiasi ragazzo. È molto istruttivo sotto tanti aspetti.

Rispondi

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito web.

chi sono

Monica Bruni

Monica Bruni

Sono Monica. Amo la bellezza in ogni sua forma: i viaggi, l'arte, i libri, la fotografia e tutto ciò che viene creato con anima e passione. Scrivo guide di viaggio slow e itinerari alla scoperta di attimi di vita vera. Cerco sempre nuove strade, in viaggio e nella vita, che portino lontano dalle rotte più battute.
Leggi di più su di me

dove vuoi andare

Iscriviti a

PourParler

La newsletter in cui chiacchiereremo in modo un po’ informale di cose che ho fatto, letto, visto, mangiato, vissuto e che, forse, potrebbero interessarti.

SEGUIMI SUI SOCIAL