Il Parco Nazionale di Timanfaya è sicuramente tra le cose da vedere a Lanzarote. È il luogo più interessante ed è il punto di partenza per capire la storia dell’isola.
Quando sono arrivata a Lanzarote ho avuto l’impressione di aver messo piede su un altro pianeta.
L’origine vulcanica di Lanzarote è ben nota e questo rende il suo aspetto unico e straordinario. Tutto il suo paesaggio è stato disegnato dall’eruzione del Timanfaya, la montagna di fuoco, la cui lava si è riversata per 6 lunghi anni su oltre la metà dell’isola ricoprendo interi villaggi e tutto ciò che ha incontrato sulla sua strada fino ad arrivare al mare.
Una volta arrivata al mare la lava si solidificò creando grotte e cavità come a Los Hervideros, un altro dei luoghi da non perdere a Lanzarote.
I colori meravigliosi delle montagne del fuoco sorprendono i visitatori. Colori che vengono dati dai minerali e dai metalli: il nero dal ferro, il rosso dal ferro ossidato e il giallo è dato dallo zolfo. Uno spettacolo che vi farà innamorare di Lanzarote.
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Un po’ di storia sul Timanfaya, la montagna di fuoco
L’eruzione che cambiò per sempre l’isola di Lanzarote iniziò verso la fine dell’estate del 1730.
Prima di allora, tra il 1726 e il 1730, ci furono diversi terremoti che causarono il panico tra gli abitanti dei villaggi interni dell’isola, i quali abbandonarono le proprie case alla ricerca di un rifugio verso Teguise e Arrecife. Questo fece in modo che l’eruzione non causò vittime ma la lava ricoprì oltre un quarto dell’isola con le sue valli più fertili, circa 200 km quadrati, distruggendo più di 30 paesini.
Al tramonto del 1 settembre del 1730, tra le 9 e le 10 di sera la terra si aprì improvvisamente vicino a Timanfaya.
L’eruzione durò 6 anni con fasi di diversa intensità, durante i quali fiumi di lava ad oltre 800 gradi di temperatura e copiose piogge di cenere distrussero ogni traccia di vita.
L’elemento più caratteristico del Parco del Timanfaya è il Mar di Lava, una grande superficie ricoperta di lava grigia che a Lanzarote viene anche chiamata Malpaís (Brutto Paese) perché qui non si può camminare, coltivare e costruire.
All’interno del Malpaís si possono vedere due tipi differenti di lava a seconda della viscosità. Un tipo di lava è più viscoso e scorrendo si è solidificato in superficie e si è spezzato creando degli spuntoni aguzzi. Questa lava è denominata AA ed è la lava che caratterizza il panorama del malpaís.
Poi ce n’è un tipo più fluido, una lava basaltica con una superfice più liscia e meno rugosa chiamata lava Pahoehoe, nome di origine hawaiiano.
Dai vulcani vengono espulsi anche cenere, lapilli e gocce di lava pietrificate molto porose e molto importanti per l’isola di Lanzarote chiamate roje o picon. Queste pietre, che trattengono l’umidità, vengono utilizzate per la coltivazione delle viti impiantate in pozzi semicircolari nel terreno.
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Come visitare il parco Nazionale del Timanfaya
Il parco Nazionale del Timanfaya è diventato patrimonio mondiale Unesco e Riserva della Biosfera dal 1993.
L’ingresso del parco si trova lungo la strada nazionale LZ67, a metà strada tra i paesi di Mancha Blanca e Yaiza. All’ingresso trovate un chiosco, che funge da biglietteria del parco, segnalato dal Taro, il diavoletto realizzato da Cesar Manrique.
Il biglietto costa 12 Euro per gli adulti e 6 Euro per i bambini tra i 6 e i 12 anni ma per risparmiare potete anche acquistare un biglietto cumulativo che comprende anche altre attrazioni dell’isola di Lanzarote.
Non ci sono mezzi pubblici per arrivare al parco Nazionale del Timanfaya, potete entrare con la vostra auto e arrivare fino all’isolotto di Hilario dove si trova il ristorante El Diablo, con una vista spettacolare sulle Montagne di Fuoco.
Il resto del parco nazionale del Timanfaya lo potete visitare solo a bordo di uno dei pullman che partono dall’isolotto di Hilario e percorre la Ruta de Los Vulcanes, 13 km di strada alla scoperta dei paesaggi spettacolare dei vulcani.
La visita dura circa 40 minuti e non potete scendere. Le rocce non possono essere calpestate e non si possono raccogliere per lasciare che la natura faccia il suo corso e che riprenda la vita.
La visita con il pullman è compresa nel biglietto d’ingresso ma non comprende una guida.
Se non avete l’auto o se, come me, preferite una visita guidata potete acquistare un’escursione di mezza giornata o di un’intera giornata all’interno del parco.
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Cosa fare nel parco nazionale del Timanfaya
Anche se non si può scendere durante il tour in pullman del Malpaís, ci sono diverse cose che potete fare all’interno del parco Nazionale del Timanfaya.
Vi consiglio di arrivare al ristorante panoramico El Diablo sull’isolotto di Hilario, per assaggiare il pollo e la carne cucinati sul barbecue naturale. Infatti, sebbene il vulcano non sia al momento a rischio di una nuova eruzione, la terra al di sotto dell’isolotto di Hilario continua a ribollire e a soli 13 metri di profondità ha una temperatura che può raggiungere fino ai 600 gradi. Potete ben capire come sia possibile cucinare la carne con il solo calore del vulcano!
Inoltre, subito fuori dal ristorante vengono fatti degli esperimenti geotermici, potete toccare con le vostre mani le rocce calde estratte dal terreno o assistere ai gyser artificiali realizzati buttando dell’acqua fredda in una conduttura.
Inoltre potete fare un’escursione sui cammelli che parte dal Echadero de camellos, che potete trovare lungo la strada verso Yaiza.
Come vi ho già detto, non è possibile camminare all’interno del parco Nazionale del Timanfaya ma gli amanti del trekking possono fare un’escursione guidata a piedi lungo la Ruta del Tramesana ( circa 4 Km tra andata e ritorno e ha una durata di circa 3 ore comprendendo le pause con le indicazioni della guida) o lungo la Ruta del Litoral.
Infine vi consiglio una visita al Centro de Visitantes e Interpretación (gratuito e aperto dalle 9 alle 17) dove dei video vi spiegheranno le caratteristiche del parco e dei fenomeni vulcanici.
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Orari di apertura del Parco del Timanfaya
Il parco Nazionale del Timanfaya è aperto dalle 9 alle 17.45. L’ultimo tour in pullman parte alle 17 dal ristorante El Diablo.
In estate (dal 15 luglio al 15 settembre) il parco chiude alle 18.45.
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