Cosa vedere nel Nord della Sardegna? Si parla di Sardegna e il pensiero corre alle spiagge bianche e all’acqua turchese che sono il tratto distintivo di quest’isola italiana amatissima per le vacanze estive. Gli amanti del divertimento notturno penseranno anche ai locali esclusivi della Costa Smeralda.
Ma la Sardegna è molto più di tutto questo. È un’isola selvaggia e misteriosa, è un viaggio nel tempo in cui antiche tradizioni si conservano nel suo patrimonio artistico e tra le mani sapienti dei suoi abitanti.
Se torno con la mente alle lunghe estati trascorse nel Nord della Sardegna sento ancora l’odore di salsedine che si mischia con il profumo di mirto e ginepro. Ripenso ai sapori di malloreddus e seadas. Sento il vento di maestrale che sbatte sulle rocce e le modella impercettibilmente.
In questo post ti propongo un itinerario che ti poterà non solo in alcune delle spiagge più belle al mondo. Incontrerai borghi, città, rocce granitiche che sembrano scolpite. Un itinerario affascinante in 15 tappe nel Nord della Sardegna da Olbia ad Alghero. Puoi percorrerlo in 2 o 3 settimane o scegliere di seguirne solo una parte per un viaggio di 7 o 10 giorni.
Un suggerimento: ad agosto la Sardegna è molto affollata, se vuoi fare un viaggio on the road in quest’isola scegli un altro mese. I miei preferiti sono giugno e settembre ma grazie al suo clima puoi visitarla tutto l’anno.
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Da dove iniziare il tuo viaggio
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1. Olbia
Prima di partire per il tuo itinerario alla scoperta del Nord della Sardegna ti consiglio di fare una sosta a Olbia. Spesso trascurata dai turisti perché considerata città di porto, ha invece un grazioso centro storico e una storia antica che porta ancora tracce della civiltà nuragica.
Il centro storico, facilmente raggiungibile a piedi dal porto, ha origini medioevali. Negli ultimi anni ha avuto un forte sviluppo diventando una vivace meta turistica ricca di negozietti e locali che si affacciano su Corso Umberto, la via principale, fino ad arrivare in Piazza Regina Margherita, circondata da palazzi ottocenteschi e con al centro tavolini in cui fermarsi per un aperitivo all’aperto.
Tra le cose da vedere a Olbia non possono mancare il Municipio, un elegante edificio in stile liberty, la Chiesa di San Paolo con l’imponente struttura in granito e la cupola decorata in maiolica e una visita al Museo Archeologico al cui interno è possibile ripercorrere la storia della città durante l’epoca fenicia, greca, punica, romana, medioevale, moderna e contemporanea.
Il mio consiglio per dormire a Olbia: Jazz Hotel
Esperienze da fare a Olbia: Tour di Olbia in Tuk Tuk
2. Porto Rotondo
Da Olbia si va verso nord e si entra in Costa Smeralda di cui Porto Rotondo e Porto Cervo sono il simbolo. Porto Rotondo fu costruita agli inizi degli anni ‘60 per volere dei conti veneziani Luigi e Nicolò Donà Delle Rose.
Il nome ha origine dalla forma naturale del porto turistico e la stessa forma è ripresa anche nell’iconica “piazzetta” disegnata da Andrea Cascella. Piazzetta San Marco è il centro della vita di Porto Rotondo, dove fermarsi per un caffè, un gelato o un aperitivo, dove i bambini giocano tranquilli all’interno del borgo pedonale come in tante altre piazzette dei borghi turistici della Sardegna e come io stessa ho fatto durante la mia infanzia.
Dalla Piazzetta puoi raggiungere il porto attraverso Via del Molo, lungo la quale si trovano le opere di Emmanuel Chapalain che raffigurano dei pesci che rappresentano il ciclo della vita.
Se passi da Porto Rotondo non dimenticare di visitare la Chiesa di San Lorenzo, anch’essa disegnata da Andrea Cascella. Così come accade a Venezia è costruita tra le case e la città di origine dei conti Donà Delle Rose è ricordata anche dal rosone realizzato con vetri di Murano. La navata ha la forma di un gozzo rovesciato e la volta è decorata dalle sculture in legno di Andrea Cerioli.
Ovviamente a Porto Rotondo non mancano le spiagge. Da vedere la spiaggia di Punta Volpe, la spiaggia dei Sassi, la spiaggia Ira e, a qualche chilometro di distanza la lunga spiaggia di Marinella.
Il mio consiglio per dormire a Porto Rotondo: Hotel Colonna San Marco
3. San Pantaleo
Alle spalle di Porto Rotondo, arroccato tra le rocce granite del massiccio di Cugnana in Gallura, troviamo il borgo di San Pantaleo che pur trovandosi a due passi dalla vita mondana della Costa Smeralda, è riuscito a mantenere la sua a autenticità.
Sorto nella seconda metà dell’800 intorno a una chiesetta campestre dedicata a San Pantaleo, oggi il borgo ospita numerosi artisti, pittori, scultori, ceramisti e artigiani del ferro, che qui hanno aperto le proprie botteghe e che animano le vie del borgo e le tipiche case in pietra galluresi.
Da maggio ad ottobre, tutti i giovedì, si svolge qui un mercatino che richiama i turisti in vacanza sulla costa con numerose bancarelle che espongono prodotti dell’artigianato sardo, vestiti, prodotti enogastronomici sardi e anche antiquariato locale.
Altre occasioni per visitare San Pantaleo sono il Festival del Folklore che si svolge all’inizio di settembre e ospita i gruppi folk dell’isola e il Magnendì in Carrera una manifestazione gastronomica che ha luogo a luglio durante la quale vengono proposti i piatti tipici della tradizione locale.
Il mio consiglio per dormire a San Pantaleo: Petra Segreta Resort & SPA
4. Porto Cervo
Continuiamo il viaggio nel Nord della Sardegna visitandoi la regina della Costa Smeralda, Porto Cervo, realizzata a metà del ‘900 dal principe ismaelita Aga Khan che vide tra le rocce della Gallura e le bianche spiagge, il luogo ideale per costruire alberghi e ville di lusso che hanno attirato qui il jet- set internazionale.
Il nome ha origine dalla forma della costa che, in questo tratto, forma un’insenatura che ricorda le corna di un cervo.
Così come Porto Rotondo, anche Porto Cerva è stata costruita intorno alla Piazzetta delle Chiacchiere dove si affacciano ristoranti e bar esclusivi e le boutique delle firme della moda.
Anche se non siete amanti della mondanità tipica delle notti della Costa Smeralda, Porto Cervo merita una visita. Tra le cose da fare la passeggiata sul porto dove sono ormeggiati gli yacht più lussuosi.
Sulla collina alle spalle del borgo si trova la bianca chiesetta di Stella Maris, progettata dall’architetto Michele Busiri Vici.
Porto Cervo ha anche spiagge bellissime, anche se sempre piuttosto affollate: la spiaggia del Pevero, la spiaggia di Romazzino, Cala di Volpe e Cala Liscia Ruia.
Il mio consiglio per dormire a Porto Cervo: Dolce Vita Boutique Hotel
5. Baja Sardinia
Baja Sardinia si trova all’estremità nord della Costa Smeralda. È un borgo turistico, costruito appositamente per il divertimento di chi arriva qui in vacanza d’estate e la sua fama è dovuta soprattutto alla bellezza paesaggistica della natura che la circonda. Si trova infatti immersa tra la macchia mediterranea, rocce granitiche e spiagge paradisiache che attraggono qui il jet-set amante della Costa Smeralda ma anche appassionati di surf, velisti e canoisti.
Baja Sardinia ha una forma a ventaglio costruita intorno alla Piazzetta Due Vele su cui si affacciano, locali, ristoranti e negozietti.
Situata di fronte all’Arcipelago della Maddalena, se sei in vacanza a Baja Sardinia ti consiglio di non perderti un’escursione alla vicina isola di Caprera.
Oltre alla lunga e bella spiaggia di Cala Battistoni, subito di fronte al borgo, ti consiglio di non perderti Cala Tre Monti da cui si vedono tramonti spettacolari, Cala Ginepri e la Spiaggia di Capriccioli.
Il mio consiglio per dormire a Baja Sardinia: La Corte di Pulicinu
6. Arzachena
Lasciamo le spiagge di Baja Sardinia per spostarci nell’interno della Gallura. Arzachena è una delle aree archeologiche più importanti della Sardegna che testimoniano lo sviluppo della civiltà sull’isola in età nuragica.
Il centro storico di Arzachena è caratterizzato dalle tipiche case in pietra e granito. Qui si trova La Scatola del Tempo, un piccolo museo (è considerato il museo più piccolo d’Italia) realizzato all’interno di una abitazione al civico 6 di Corso Garibaldi, che racconta la storia di Arzachena e della Costa Smeralda con oggetti e curiosità interessanti.
Il Parco Archeologico di Arzachena è composto da 8 siti arceologici tra complessi nuragici, tome dei giganti e necropoli. Da non perdere:
- il Nuraghe del La Prisgiona, composto da un nuraghe con copertura a falsa cupola e un villaggio composto da 100 capanne,
- la Tomba dei Giganti di Coddu ‘Ecchiu, un monumento funebre in granito risalente al 2500 a.C. e ancora oggi quasi intatta,
- la Necropoli di Li Muri, il sito archeologico più antico risalente al Neolitico;
- la Tomba dei Giganti di Li Lolghi, eccezzionalmente lunga (ben 27 metri);
- il Nuraghe di Albucciu, risalente all’età del Bronzo, un caratteristico esempio di edificio a corridoio, chiamato anche protonuraghe.
Prima di lasciare Arzachena fermati a vedere la Roccia del Fungo, una grande roccia scavata dal vento fino ad assumere la forma di un fungo, considerata il simbolo della città.
Il mio consiglio per dormire ad Arzachena: Stazzo Lu Ciaccaru
7. Capo d’Orso
La Roccia dell’Orso è un’opera d’arte naturale, diventata uno dei simboli del Nord della Sardegna. Questo tratto di costa è caratterizzato dalle rocce levigate dal vento di maestrale che assumono forme bizzarre in cui ognuno vede qualcosa di diverso. Ma su questa roccia che si affaccia sull’Arcipelago della Maddalena a 120 metri d’altezza, non ci sono dubbi: è un orso con il capo rivolto verso il mare come ad invitare i turisti ad ammirare l’incantevole panorama.
La Roccia dell’Orso si trova a circa 5 km da Palau e per raggiungerla bisogna percorrere un sentiero di circa 500 metri per cui è necessario acquistare un biglietto (3,00 euro). La vista è spettacolare e ne vale assolutamente la pena!
Il mio consiglio per dormire vicino a Capo d’Orso: Tenuta Petra Bianca
8. Arcipelago della Maddalena
L’Arcipelago della Maddalena è di una bellezza difficile da descrivere. Il mare è così azzurro e così trasparente che difficilmente troverai un mare così in giro per il mondo. Gli scogli di granito rosa intagliati perfettamente dal vento che rende queste isole il luogo ideale per gli amanti della vela.
Il Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena comprende tanti isolotti, alcuni poco più che scogli ma le isole principali sono sette: Maddalena, Caprera, Spargi, Budelli, Santo Stefano, Santa Maria e Razzoli. Le uniche abitate sono Maddalena, Caprera e qualche casa sull’isola di Santa Maria. Per il resto è la natura selvaggia la protagonista di queste isole che qui forma un ecosistema unico.
Puoi visitare l’Arcipelago della Maddalena con un’escursione di un giorno che parte dal porto della Maddalena o direttamente dalla vicina costa della Sardegna. Queste isole meriterebbero una vacanza a sé ma se non hai la possibilità di fermarti qui per più giorni, questi tour giornalieri sono una buona soluzione per avere un assaggio di questo paradiso.
L’ideale sarebbe una vacanza in barca ma anche dormire a La Maddalena per fare delle escursioni giornaliere alle altre isole è una buona soluzione. Il paese della Maddalena è grazioso e ricco di locali e negozi.
Caprera ha alcune delle spiagge più belle dell’Arcipelago, come Cala Brigantina, Cala Coticcio e Porto Palma. Ma Caprera è anche il luogo dove visse Giuseppe Garibaldi negli ultimi 26 anni della sua vita e la sua casa è diventata un museo che comprende il Compendio e il Memoriale Garibaldini.
Visitando l’Arcipelago della Maddalena via mare è possibile arrivare anche a Spargi e Budelli. Quest’ultima famosa per la spiaggia rosa, che deve il suo colore particolare alla sabbia mischiata a piccolissimi frammenti di corallo, granito, conchiglie e gusci calcarei di Miniacina Miniacea. La spiaggia però è protetta e potete ammirarla solo da lontano.
Il mio consiglio per dormire a La Maddalena: Hotel Villa del Parco
9. Santa Teresa di Gallura
Santa Teresa di Gallura si trova sulla punta più settentrionale della Sardegna e si affaccia sulle Bocche di Bonifacio che la dividono dalla Corsica da cui dista solo 14 chilometri. La costa che la circonda è frastagliata, battuta dal vento e dal mare, e da deliziose calette di spiaggia bianca.
La cittadina è stata fondata da Vittorio Emanuele I di Savoia nella prima metà dell’800 su un promontorio rialzato a 40 metri sul livello del mare per difendersi dagli attacchi dei contrabbandieri.
Il centro storico è colorato e vivace con numerosi negozi per lo shopping e locali che di sera si animano con la movida.
Con una breve passeggiata dal centro si arriva alla Torre di Longosardo, una torre aragonese costruita nel XVI secolo e simbolo di Santa Teresa di Gallura.
La spiaggia più famosa nei pressi di Santa Teresa è la Rena Bianca ma ci sono altre spiagge che meritano di essere viste come la Marmorata, la Baia di Santa Reparata e la Rena di Ponente e di Levante.
Infine, nei dintorni di Santa Teresa di Gallura ti consiglio di visitare il Sito Archeologico Lu Bandrali che comprende u nuraghe, un villaggio di capanne e le Tombe dei Giganti.
Il mio consiglio per dormire a Santa Teresa di Gallura: Villa Elena B&B
10. Costa Paradiso
Costa Paradiso è un villaggio residenziale costruito in uno dei punti più suggestivi della Costa Rossa in Gallura. Sorto negli anni ‘60 con la costruzione delle prime ville per VIP, negli anni si è allargato e oggi è una meta ideale per chi cerca piccole spiagge dall’aspetto selvaggio nascoste tra la costa frastagliata che crea delle piscine naturali rendendo questo tratto di costa un vero paradiso.
Molte spiaggette di Costa Paradiso sono raggiungibili solo via mare ma se arrivi in auto avrai comunque l’opportunità di raggiungere abbastanza agevolmente tre piccole baie di sabbia dorata: Li Cossi, Li Tamerici e Le Sorgenti.
Spostandosi di qualche chilometro in direzione Isola Rosa, troverai altre spiagge molto note: Cala Li Tinnari e Cala Sarraina da cui si possono ammirare tramonti spettacolari che tingono le rocce di rosa, rosso e arancione.
Nei pressi di Costa Paradiso ti consiglio anche una visita ad Aggius fa parte dei Borghi autentici d’Italia ed è Bandiera Arancione. Il centro storico è perfettamente conservato e ospita il Museo Etnografico. Agli amanti della natura suggerisco anche una passeggiata alla Valle della Luna, un sentiero tra massi levigati dall’erosione risalenti alle glaciazioni.
Il mio consiglio per dormire a Costa Paradiso: Hotel Costa Paradiso
11. Castelsardo
Castelsardo, con le sue case colorate e i fiori ai balconi che si affacciano sul mare blu intenso del Golfo dell’Asinara, fa parte dei borghi più belli d’Italia. Il luogo dove si trova Castelsardo è strategico ed è per questo che qui si trovano tracce risalenti all’età nuragica e passaggi dei romani. Ma il borgo, così come lo conosciamo oggi, fu fondato nel 1102 dalla famiglia genovese dei Doria come fortezza per controllare i traffici tra l’isola e la città di Genova.
Passò poi in mano spagnola con il nome di Castel Aragonese per acquisire il nome di Castelsardo nel 1769 quando entrò a far parte del Regno di Sardegna.
La prima cosa che puoi fare a Castelsardo è una passeggiata tra i caruggi. Sì, i vicoli di Castelsardo sia chiamano proprio come quelli della mia Genova, e qui si parla anche un dialetto che assomiglia molto al genovese.
Da non perdere il Castello Doria, simbolo del borgo, al cui interno si trova il Museo dell’Intreccio Mediterraneo. Imperdibile ache la Concattedrale di Sant’Antonio Abate, a picco sul mare, e i palazzi storici come Palazo Loggia, il Palazzo di Eleonora Arborea e Palazzo Episcopale.
Da Castelsardo ti consiglio un’ecursione all’isola dell’Asinara. un tempo carcere di massima sicurezza e oggi Parco Nazionale e Area Marina Protetta.
Il mio consiglio per dormire a Castelsardo: Baga Baga
12. Sassari
Raramente Sassari, una delle principali città della Sardegna, viene inserita in un tour turistico ma, sebbene sia in buona parte moderna, il suo centro storico merita una sosta.
Da vedere la Cattedrale di San Nicola che presenta una combinazione di stile gotico e barocco. L’originale facciata gotica infatti, è stata arricchita nel 1600 con elementi in stile barocco mentre la navata interna è rimasta in stile gotico. Altri edifici religiosi che meritano una visita sono le chiese della Madonna del Rosario e di Sant’Antonio Abate.
Nel centro storico potrai poi ammirare il Palazzo Ducale, oggi sede dell’amministrazione comunale, il Collegio dei Gesuiti e, a poca distanza troverai il Museo Archeologico Nazionale Giovanni Antonio Sanna, uno dei musei archeologi più importanti della Sardegna che conserva reperti dell’epoca nuragica.
Simbolo della città è la Fonte Rosello, una fonata di marmo a pianta quadrata, risalente al XVII secolo e ornata di statue che raffigurano le quattro stagioni.
Il 14 agosto si svolge a Sassari una processione religiosa molto sentita dagli abitanti, La Discesa dei Candelieri o Faradda di li candareri, alla quale prendono parte sbandieratori e musici.
Il mio consiglio per dormire a Sassari: Album Boutique Rooms
Da fare a Sassari: tour del mercato, lezione di cucina casalinga e cena
13. Stintino
Stintino è una delle località turistiche più amate del Nord della Sardegna per le sue belle e lunghe spiagge di sabbia bianca ma è anche un borgo di pescatori con una storia molto particolare. Infatti nasce nel 1885 quando le famiglie che abitavano l’isola dell’Asinara furono costrette a lasciare l’isola per la realizzazione del centro di detenzione che rimase attivo per oltre un secolo fino al 1998.
Nei pressi del borgo sorgono le antiche tonnare la cui attività viene ricordata nel Museo della Tonnara.
A Stintino si trova una delle più belle spiagge della Sardegna, La Pelosa, dall’acqua trasparente e la sabbia finissima, che si affaccia sul golfo dell’Asinara. Qui si trova anche Torre della Pelosa, una delle tante torri costiere realizzate nel XVI secolo a scopo difensivo.
Altre spiagge dove fare un tuffo, La Pelosetta e la spiaggia Ezzi Mannu.
Il mio consiglio per dormire a Stintino: Park Hotel Asinara
14. Olmedo
Olmedo è un borgo fuori dai percorsi turistici ma che rientra in quel turismo lento che amo tra natura, cultura e gastronomia.
In questa zona si trovano numerosi insediamenti prenuragici e nuragici. Da vedere il complesso prenuragico Di Monte Baranta che comprende un villaggio, una torre e una installazione sacra formata da un circolo megalitico di lastroni.
Il nome Olmedo, S’Ulumedu in sardo, nasce da un bosco di olmi presente in questa zona al momento dell’origine del borgo, di cui oggi rimangono alcuni esemplari. Tra i prodotti tipici ci sono i formaggi, pecorino, ricotta mustia e bonassai (una particolare caciotta a forma rettangolare) ma anche il pane al quale è dedicata una mostra nel mese di novembre e il presepe del pane,realizzao nella chiesetta della Madonna di Talia.
Tante le manifestazioni durante l’anno che celebrano la gastronomia e l’artigianato locale: Domos & Carrelas in estate in cui gli abitanti abitano le proprie case per far conoscere le tradizioni locali, Assazzos che celebra la tradizione culinaria locale, Olmedo produce, grande fiera dell’artigianato e infine la rassegna folk olmedese per far conoscere la tradizione della musica e dei balli locali.
Il mio consiglio per dormire a Olmedo: Agriturismo La Barca in Secca
15. Alghero
Alghero è una bella cittadina medievale con palazzi aragonesi e bastioni, in cui l’influenza spagnola è ancora presente, tanto che la lingua catalana dei secoli scorsi è ancora oggi il dialetto algherese.
Il centro storico è molto vivace, pieno di negozietti e ristoranti che si affacciano sulle stradine acciottolate. Anche la Cattedrale di Santa Maria ricorda, con il suo stile gotico, l’influenza catalana.
Su Plàia del Bisbe si affacciano edifici storici come il Palazzo Vescovile, il Teatro Civico e la Casa Doria. La passeggiata sui bastioni perfettamente conservati è tra le attività da fare ad Alghero e offre molti punti panoramici oltre ad attraversare porte e torri difensive, tra cui Torre San Giovanni che ospita il Museo della Storia Virtuale della città.
Da non perdere anche il Museo del Corallo, ospitato all’interno di Villa Costantino, edificio in stile liberty.
A circa 10 chilometri da Alghero, sorgono due importanti siti archeologici: la Necropoli di Anghelu Ruju, un esteso complesso di grotte sepolcrali preistoriche, caratterizzate da sepolture a domus de Janas (casa delle fate e delle streghe) e il complesso Nuragico di Palmavera.
Infine da Alghero ti consiglio di fare un’escursione di un giorno in barca allo spettacolare promontorio di Capo Caccia e alle Grotte di Nettuno.
Il mio consiglio per dormire ad Alghero: Country Hotel Vessus
15 commenti
Ciao,
ho letto con interesse il tuo articolo che tengo come punto di riferimento!
Ritorneremo in Sardegna quest’ estate (fine giugno) dopo diversi anni dall’ ultima volta e visiteremo la parte nord-occidentale.
Ho solo una domanda da porti sul traghetto da prenotare (partenza da Genova) quale consigli?
Purtroppo ho letto diverse recensioni negative sui principali traghetti diretti in Sardegna e sono molto titubante.
Grazie mille.
Ciao Marina, grazie per i tuoi complimenti! Io ho utilizzato sia GNV che Moby, non posso dare recensioni positive in assoluto sui servizi perché, a mio parere, non ci sono compagnie di traghetti con servizi eccellenti ma, nel mio caso ne ho fatto una scelta più funzionale quindi li ho scelti in base alla tratta più comoda e al prezzo. Ad agni modo io avevo fatto il viaggio notturno con cabina e quindi il viaggio è passato abbastanza in fretta per cercare di godermi al massimo la bellezza della Sardegna! Buon viaggio!
Grazie mille!
Gentilissima, buon proseguimento!
Ciao noi andremo le ultime due di giugno in furgone con bimba di un anno e un cagnolino,,! Hai qualche consiglio in merito al cane? Nelle spiagge é vietato? Grazie!
Ciao! In molte spiagge libere potete portare il cane, vi consiglio però di controllare le norme dei singoli comuni e se ci sono cartelli vicino alla spiaggia perché potrebbero esserci ordinanze locali che ne limitano l’accesso in alcune ore. Il mio consiglio è di cercare le spiagge e le baie meno frequentate con il cane, a giugno è certamente più semplice. Buona vacanza!
Ciao! Grazie per la descrizione dettagliata! È possibile avere un elenco di posti in cui mangiare tipico in tutte queste zone? Grazie mille
Ciao Antonio, mi dispiace ma non ho pronto un elenco di ristoranti in queste zone. Io solitamente mi baso sulle recensioni che trovo su google per trovare i ristoranti scegliendo quelli che hanno un numero elevato di recensioni e voti superiori a 4/4,5. Facendo così mi sono sempre trovata bene!
Ciao, bellissimo itinerario… noi andremo in camper per due settimane che dici riusciamo fa tali tutto? Abbiamo punti di appoggio per il camper? Grazie mille in anticipo
Ciao Silvia, in due settimane si riesce a fare, alcuni borghi sono molto vicini tra di loro. Non so in che periodo andrete, considera solo che se andate in agosto i tempi si allungano perché le strade sono piuttosto affollate. Ci sono numerosi campeggi ma in alta stagione ti consiglio sempre di prenotare. Buona vacanza!
Ciao Monica ,molto bello il tuo articolo e di ispirazione per il mio viaggio di nozze che voglio fare in Sardegna dal 17 settembre per 2 settimane.. E’ la prima volta che ci vado e vorrei visitare il più possibile con un on the road tranquillo..
Hai qualche suggerimento da darmi per quel periodo? Vale la pena girarla tutta in 2 settimane o è preferibile concentrarsi solo su una zona? Grazie.
Ciao Barbara, settembre è un mese bellissimo per fare questo viaggio. In due settimane dovreste riuscire a farlo tutto perché alcune tappe sono molto vicine tra di loro ma se volete fare anche qualche giorno di mare allora potreste, ad esempio, dedicare un giorno a visitare i borghi della Costa Smeralda e fermarvi qualche giorno in più in una località di mare (consiglio la Maddalena!). Buon viaggio
Ciao Monica gran bel articolo! Anche io andrò in Sardegna a settembre, precisamente dal 30 agosto al 7 settembre. Avresti da consigliare in questo periodo qualche posto tipico e rinomato per la tradizione culinaria sarda? Non sono mai stato in Sardegna e mi piacerebbe, tra le altre cose, mangiare il più possibile tipico. Starò 4 giorni a Olbia e 3 a Porto Torres, se hai qualche sagra e ristorante tipico te ne sarei grato. Grazie 🙂
Ciao Alessandro, per le Sagre a settembre ti posso consigliare la Festa del Mare a Siniscola (a sud di Olbia) e il Bosa Wine Festival a Bosa (a sud di Alghero). Come ristoranti a Olbia ti consiglio la trattoria il Gambero o Da Bacchus. A Porto Torres invece mi dispiace ma non ho recensioni recenti. Buona vacanza!
Ciao Monica
tengo il tuo articolo come punto di riferiemento: stavo cercando qualche idea per la Sardegna e devo dire che qui trovo tutto quello che cerco. tempo fa ero stato a Stintino e poi porto cervo. Ci vorrei tornare con la famiglia a Settembre. Credo che mi baserò sul tuo articolo per tutte le info.
Ciao Luca, settembre è un mese meraviglioso in Sardegna, te lo consiglio davvero! Farai un tour o ti fermerai in qualche località di mare? Per qualsiasi ulteriore consiglio sono a disposizione!