È possibile cambiare la propria vita? Riflessioni di inizio anno su come cambiare vita e liberarsi da limiti e condizionamenti esterni e interni.
Eccomi qui a scrivere all’alba di un Capodanno mentre il mondo fuori dorme ancora dopo i festeggiamenti e chi è in giro forse sta ancora tornando a casa da una notte di divertimento.
Mi ritrovo ancora una volta a riflettere su come è cambiata la mia vita in questi ultimi anni tra piani falliti e nuove speranze, tra persone perse e nuovi amici, tra lacrime e felicità per ogni piccolo passo in avanti.
Se guardo indietro la mia vita non è andata come avevo immaginato. Ci sono persone che hanno un progetto di vita e la loro strada va avanti su un binario, trovano il loro posto nel mondo e ne sono felici. Poi ci sono anime inquiete che quel posto nel mondo sembrano non trovarlo mai.
Ho avuto successi e fallimenti, mi sono sentita sulle stelle e il giorno dopo sono crollata a terra, ho cambiato piani in corsa e mi sono reinventata. Ho cambiato idee e imboccato tutti i bivi che ho incontrato sulla mia strada.
Se guardo indietro non vedo una vita ma ne vedo almeno dieci da quante volte ho cambiato. A volte mi auguro di trovare quel posto nel mondo ma forse oggi ho una maggiore consapevolezza che il cambiamento, per quanto difficile e doloroso, fa parte di me.
Negli ultimi 33 anni, mi sono guardato allo specchio ogni mattina e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare ciò che sto per fare oggi?” E ogni volta che la risposta è stata “No” per troppi giorni di fila, ho capito che bisognava cambiare qualcosa. (Steve Jobs)
Per me il Capodanno ha un doppio significato perché io sono nota proprio a mezzanotte di questa notte scoppiettante mentre tutti brindavano e si baciavano sotto il vischio.
Forse essere venuta al mondo durante un’esplosione di fuochi d’artificio mi avrebbe dovuta rendere allegra ed esuberante e avrebbe dovuto farmi amare questa festa, invece sono sempre stata troppo riflessiva e in qualche modo in questa notte rimango sempre a vedere il mondo che brinda un po’ dal fuori perché chi è nato sotto le feste natalizie sa che non sarà mai al centro dei festeggiamenti.
E se a Capodanno tutti si ritrovano a fare un piccolo bilancio della propria vita condito di buoni propositi per l’anno nuovo, per me il bilancio è sempre doppio perché vuol dire un anno in più.
Cambiare vita non è facile. Per niente.
Ci sono due tipi di cambiamenti: quelli cercati da noi e quelli che in qualche modo sono imposti dagli altri o dalla vita.
Io li ho provati entrambi e vorrei dirvi che quelli cercati da noi sono più facili ma non è sempre così, anzi.
Come affrontare un cambiamento improvviso nella propria vita
I cambiamenti imposti sono duri, forti, scioccanti. A volte arrivano all’improvviso e non siamo preparati ad affrontarli. Sconvolgono i nostri piani e i nostri progetti e siamo costretti a reinventarci, a trovare una nuova strada.
Spesso ci lasciano ferite profonde e ci trasformano per sempre. I cambiamenti imposti ci portano via qualcosa che per noi sembrava vitale: un amore, un affetto, un lavoro, una casa.
In qualche modo sono sempre un lutto da superare, ci lasciano una nostalgia così acuta che in certi momenti ci sembrerà di provare un dolore fisico come se si strappasse qualcosa nel petto.
Certe perdite mi hanno fatto sentire inadeguata, mi hanno annullata lasciandomi in un buio così nero che mi sembrava impossibile riemergere. Mi hanno fatto pensare di non essere mai abbastanza. Di non meritare qualcosa di bello. E anche di dovermi rassegnare a vivere senza poter avere qualcosa di bello.
Ho avuto giornate in cui ho pensato che non avrei più potuto essere felice. Ma ho imparato che anche il dolore più grande si può affrontare e possiamo imparare a gestirlo.
Ci sono stati momenti in cui pensavo mi potessero bastare poche briciole e che forse non avevo diritto a nulla di più perché avevo sbagliato io, perché gli errori si pagano e se si sbaglia non si può più pretendere di essere felici.
Maledetto senso di colpa. Non so dove e quando ci sia stato inculcato così.
Sbagliamo tutti, facciamo errori continuamente e a volte i nostri errori ci portano a perdere qualcosa che per noi era importante. Purtroppo è vero che gli errori si pagano. A certi danni non si può rimediare. Vorremmo riavvolgere la pellicola e tornare indietro ma non si può.
Possiamo solo guardare e andare avanti. Con fatica, convivendo con il nostro dolore. Dobbiamo imparare a volerci bene e a perdonarci come facciamo con le persone che amiamo. Perché tutti siamo riusciti a perdonare un torto a qualcuno che amiamo ma poi non sappiamo farlo con noi stessi.
La vita è ciò che ti accade mentre fai altri progetti. (John Lennon)
E allora come possiamo affrontare un cambiamento non voluto? Affogandoci. Lasciando scorrere la vita. Ché la vita è più forte di tutto e prima o poi, senza nemmeno rendercene conto, un giorno sorrideremo davvero. Non un sorriso finto, di circostanza, quelli che io sono così brava a fare per nascondere al mondo le ferite. Un sorriso vero, sincero, senza retrogusto amaro.
Apprezzando le piccole cose che ci fanno bene. Non pretendiamo di stare bene da un giorno all’altro ma cerchiamo ogni giorno una piccola cosa che ci fa bene, una chiacchiera con un’amica, il nostro gelato preferito, una canzone, un raggio di sole.
A volte la nostalgia tornerà, ma piano piano impareremo a gestirla e a non lasciarci sopraffare. Ci saranno cose che ci mancheranno per sempre ma prima o poi riusciremo a pensarci nel modo giusto, per un momento per poi tornare alla nostra vita.
Con il tempo impareremo che non abbiamo nulla che non va ma che andiamo bene così. E che non c’è sempre una spiegazione per tutto e certe cose vanno così senza un motivo o una colpa. E no, non potevamo fare di più.
Scegliere di cambiare vita
E poi ci sono quei cambiamenti dove invece dobbiamo scegliere, quelli che dipendono solo da noi. Quelli che dobbiamo fare quando in una situazione non stiamo più bene.
E se sono cambiamenti per scrollarci di dosso una situazione che ci fa male dovrebbero essere facili da affrontare e invece non è per niente così.
Perché non sappiamo cosa ci sarà dall’altra parte, perché è un salto nel vuoto e non sappiamo su cosa atterreremo. Perché vorremmo sempre avere delle certezze, una garanzia di felicità e invece non è mai così e la paura ci paralizza.
La paura è il mostro da affrontare. Pensiamo che chi riesce a cambiare la propria vita non abbia paura. O che abbia dovuto affrontare un percorso facile. Ma non è così.
Due anni fa ho cambiato la mia vita lasciando andare una situazione lavorativa dolorosa ma è stato un percorso lento e difficile. Ma arrivi a un punto in cui ti rendi conto che c’è un limite a ciò che puoi sopportare. Che nessun lavoro al mondo vale il tuo benessere e la tua vita.
Ma tutto ha un prezzo e anche un cambiamento fatto per migliorare la nostra vita spesso comporta sacrifici e fatica. Arrivare a scegliere di cambiare è stato solo l’inizio di un lungo percorso sul quale sto ancora lavorando e che probabilmente porterà ad altri cambiamenti.
Ancora non ho garanzie per il futuro e forse nessuno di noi potrà mai averle.
A volte ci facciamo bloccare dagli altri, dalla paura di far soffrire qualcuno o di non essere compresi e accettati da chi amiamo. In questo mondo non siamo mai soli e in qualche modo siamo sempre condizionati da altri.
Dovremmo sentirci liberi di fare ciò che desideriamo ma, così come noi siamo influenzati dalle azioni altrui, le nostre scelte spesso influenzano chi ci è vicino e questo condiziona la nostra volontà e la nostra libertà.
Ma non essere chi siamo davvero è un prezzo troppo alto da pagare. E alla fine è solo questione di tempo, di forza e di sopportazione e il nostro vero io verrà fuori.
Ecco io per questo nuovo anno mi auguro di portare avanti quel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni per tirare fuori il mio vero io. Mi auguro di sentirmi in pace con me stessa e di capire che se perderò qualcuno lungo la strada è solo perché doveva andare così.
E continuerò sempre a dare tutto quello che posso a chi voglio bene ma solo fino a dove posso. Senza più sentirmi in colpa.
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5 commenti
Ho letto con molta attenzione il tuo scritto e dico: è proprio così che mi sento e penso.
Maledettamente vero.
Non riesco ad accontentarmi. Cerco sempre una effimera via d’uscita, che non riesco mai ad afferrare completamente.
La vita non può essere solo questo.
Svolgo un lavoro che ormai non mi soddisfa più. Non ho tempo o forse non mi impegno abbastanza per fare quel salto tanto sperato. E i giorni, settimane, mesi, passano inesorabili.
Paura, codardia, sensi di colpa, tutto insieme forse.
Ma come dici, il cambiamento non può avvenire da un giorno all’altro.
Forse bisogna solo scendere da una giostra che non piace più e rallentare, cercando di riuscire ad accettare i momenti di incertezza che si presenteranno lungo la strada.
Di anni ne ho 48, ma sempre consapevole che la vita non sia tutta qui.
Ciao Mic, io negli ultimi anni ho cambiato completamente vita e non posso dire che sia stato facile ma non avrei potuto fare scelta migliore perché oggi sono molto felice di ciò che faccio. Non sarò mai però tra coloro che ti dicono di buttarti, valuta attentamente le opportunità per fare i passi giusti e considera che per un cambiamento radicale possono volerci anni di sacrifici ma se hai voglia di provarci e di impegnarti sarà un bel viaggio.
In bocca al lupo!
[…] Cambiare vita non è facile. Per niente. […]
È proprio vero la paura è un mostro da affrontare. A volte si tende a restasere nelle certezze, anche se ci rendono infelici. Continuiamo a fare ciò che conosciamo perché intraprendere un nuovo cammino è difficile e fa paura.
Però a volte basta fare un piccolo passo per rendersi conto che non è così difficile, e tu lo sai bene.