Comacchio è una piccola cittadina della Romagna, situata nel cuore del Delta del Po, a solo tre chilometri dalla costa adriatica. Come ogni cittadina attraversata da canali e da un intreccio di ponti e vicoli, anche Comacchio viene definita “la piccola Venezia”. A differenza di altre città, che nella realtà hanno in comune con il capoluogo veneto solo i canali, Comacchio ha alcuni scorci che ricordano davvero Venezia e ancora di più l’isola di Burano, per le sue case colorate.
Ma visitandola ti accorgerai che Comacchio ha una sua forte personalità, molto più autentica che la differenzia da altre località a cui viene paragonata, dovuta soprattutto alla sua storia e al legame indissolubile tra terra e mare che caratterizza tutta questa zona.
Sebbene sia in provincia di Ferrara, ho visitato Comacchio durante il mio ultimo viaggio a Ravenna da cui dista appena 30 km. La cittadina fa capo a ben sette lidi, la cui offerta turistica è in grado di attirare ogni anno migliaia di visitatori italiani e stranieri.
È il centro urbano più importante di tutto il Parco del Delta del Po, un’oasi tutta da osservare per gli amanti della natura. Dalle Valli fino al Museo Delta Antico: molte tra le attrazioni testimoniano la compenetrazione tra mare, fiume e un terreno reso particolarmente fertile proprio dall’abbondanza delle acque. Comacchio vanta una storia antichissima, con lasciti che precedono anche la fiorente epoca dell’insediamento romano.
In questo articolo ti illustrerò cosa vedere a Comacchio, elencando tutti i punti di interesse che non possono mancare in una visita presso questa cittadina ricca di storia e fascino, nonché le eccellenze enogastronomiche da assaggiare.
Come arrivare a Comacchio
Il mezzo più comodo per raggiungere Comacchio è l’auto. Puoi prendere l’autostrada A13 e uscire al casello di Ferrara Sud, da cui dovrai seguire le indicazioni per Comacchio e prendere il raccordo RA8 fino all’uscita per Comacchio e la SP15.
Se preferisci i mezzi pubblici, il treno non è un’opzione comoda perché a Comacchio non c’è stazione. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Ferrara e da qui puoi prendere un autobus di linea che collega Ferrara a Comacchio. Gli autobus operano con una certa frequenza durante il giorno, ma è sempre consigliabile verificare gli orari in anticipo per pianificare al meglio il tuo viaggio.
Se arrivi in aereo gli aeroporti più vicini sono quello di Bologna e Venezia e da qui puoi noleggiare un auto. Per noleggiare l’auto io utilizzo Discovercars che permette di confrontare le tariffe di diverse compagnie.
Cosa vedere a Comacchio in un giorno
Il centro storico di Comacchio è piccolo e tranquillo. Puoi vistarlo tranquillamente a piedi in mezza giornata ma, se puoi, ti consiglio di fermarti almeno una sera per visitare le Valli in barca all’ora del tramonto.
Puoi controllare qui la disponibilità di hotel e bed & breakfast.
Per visitare le principali attrazioni di Comacchio, ti consiglio l’acquisto del Comacchio Museum Pass (prezzo intero 19 €, ridotto 11€) che comprende:
- Manifattura dei Marinati
- Museo Delta Antico
- Casa Museo Remo Brindisi
- Visita in barca delle Valli di Comacchio
Cosa vedere a Comacchio: i Ponti
In una cittadina a metà tra terra e mare come Comacchio non stupisce che alcuni dei punti di interesse più originali siano proprio i ponti.
Ponte dei Trepponti
Il Ponte dei Trepponti rappresenta infatti il monumento maggiormente rappresentativo della cittadina. Conosciuto anche come Ponte Pallotta, questo singolare elemento architettonico è realizzato in laterizio e si distingue per la pianta che ricorda un pentagono di forma irregolare e molto schiacciata. Uno dei cinque lati è il doppio degli altri: ciò si deve alla larghezza dei canali che confluiscono sotto il ponte.
Questa costruzione rappresenta a tutti gli effetti lo snodo fluviale della località, in quanto il canale Pallotta era utilizzato per raggiungere il mare, mentre gli altri quattro canali servivano per i collegamenti interni e perimetrali.
L’edificazione di questa struttura molto interessante risale all’epoca della dominazione pontificia. A progettare questo ponte dalle cinque arcate fu l’architetto Luca Danese. Anche se dal diciassettesimo secolo il Trepponti ha conosciuto moltissime trasformazioni, come ad esempio l’aggiunta delle torri a scopo difensivo, il nucleo più antico della zona portante permette di ammirare l’ingegno dell’architetto nella sua autenticità.
Ponte degli Sbirri
Gli altri due ponti che meritano una visita quando ci si trova a visitare Comacchio sono quello degli Sbirri e quello dei Sisti.
Con un nome particolarmente evocativo, il Ponte degli Sbirri si trova in un altro snodo di comunicazione tra i maggiori canali. Qui infatti si incrociano le vie fluviali tra est-ovest e nord-sud, tanto da essere considerato un vero e proprio passaggio pressoché obbligato per raggiungere alcuni dei monumenti più interessanti.
Dato che si trova sull’incrocio di svariati canali, questo ponte si articola in tre arcate e presenta una struttura piuttosto complessa. Le arcate sono particolarmente ribassate e realizzate in pietra d’Istria, che dona resistenza ed eleganza all’insieme. Il nome del ponte deriva dal carcere che sorgeva proprio sull’estremità settentrionale di una delle sue strade d’appoggio.
Ponte dei Sisti
Infine, il Ponte dei Sisti è una costruzione di dimensioni decisamente più contenute, ad arcata unica e realizzata interamente in mattoni.
La peculiarità di questa struttura di collegamento risalente al diciottesimo secolo si ritrova nell’armonia con la quale si inserisce tra lo snodo delle vie Agatopisto e Buonafede.
Qui potrai scattare fotografie memorabili, cogliendo i colori unici delle case di Comacchio riflessi nell’acqua.
Visitare il Centro storico di Comacchio tra architettura civile e religiosa
Una visita per il centro storico di Comacchio può partire dal Palazzo Bellini, un edificio a due piani che prende il nome dal proprietario originale e si caratterizza per la presenza di decorazioni pittoriche di grandissimo pregio.
La struttura è attualmente di proprietà del Comune e ospita la Galleria d’Arte, la Biblioteca Civica e altri servizi di interesse per la cittadinanza.
La Basilica Concattedrale di San Cassiano Martire è il Duomo di Comacchio: si tratta di un edificio imponente dedicato al patrono della città ed eretto dove un tempo sorgeva la cattedrale romanica.
All’interno della struttura a navata unica si trovano dodici cappelle con tele di grande pregio della scuola bolognese, nonché alcune opere dello scultore ferrarese Germano Cignani.
Infine, tornando verso il centro lungo via Ugo Bassi, troverai la Loggia del Grano, edificata all’inizio del XVII secolo e ben presto convertita a deposito di grano per le persone meno abbienti della città.
Di fronte alla loggia si erge la Torre Civica, anche nota come Torre dell’Orologio, un imponente edificio ottocentesco con una base in pietra d’Istria mentre al centro della torre si apre una nicchia che ospita una statua della Vergine col bambino, realizzata da Francesco Vidoni.
Sopra la nicchia trova posto un orologio meccanico con quadrante in marmo, mentre sulla sommità dell’edificio risuona una campana che scandisce il trascorrere delle giornate.
Prenota adesso un hotel a Comacchio
Cosa vedere a Comacchio: il Loggiato dei Cappuccini e la Manifattura dei Marinati
Procedendo verso ovest si incontra il Loggiato dei Cappuccini, un lunghissimo porticato di 400 metri con 142 archi sostenuti da colonne in marmo, il cui scopo è quello di collegare la città con S. Maria in Aula Regia. Edificata verso la metà del XVII secolo, questa struttura coperta risponde alla necessità di difendere i passanti dall’intensità della Tramontana.
Utilizzando il Porticato dei Cappuccini in direzione del Santuario di Santa Maria in Aula Regia è possibile accedere all’antica struttura conosciuta come Manifattura dei Marinati, che ospita oggi sia un laboratorio sia un museo.
Qui venivano portate e lavorate le anguille pescate nelle vicine valli. Nella Sala dei Fuochi si trovano ben dodici camini destinati alla tipica cottura allo spiedo delle anguille che precede la fase della marinatura.
L’ingresso alla Manifattura dei Marinati è compreso nel biglietto cumulativo Comacchio Museum Pass.
Riscoprire la storia di Comacchio attraverso il Museo Delta Antico
Se desideri approfondire la storia di Comacchio ripercorrendo tutte le epoche e le civiltà che si sono alternate nella zona, non puoi che visitare il Museo Delta Antico.
Il polo museale si trova all’interno della maestosa costruzione neoclassica dell’Ospedale degli Infermi. Già da fuori avrai l’occasione di ammirare uno tra gli edifici più imponenti del centro storico.
All’interno troverai un museo ben organizzato con circa duemila reperti, che permette di ripercorrere l’insediamento umano nell’area del delta del Po. La sezione che dà il nome all’intero museo, ovvero quella del Delta Antico, si focalizza sui cambiamenti naturali che si sono verificati nell’arco di millenni, approfondendo in particolar modo la formazione della pianura padana e la nascita di paesaggi davvero diversissimi tra loro.
Le sezioni concentrate sulle fasi antecedenti e successive alla nascita di Spina sull’Adriatico volgono invece lo sguardo all’Età del Bronzo e del Primo Ferro, con alcuni ritrovamenti archeologici tra i più antichi della zona, risalenti agli insediamenti di Fratta Polesine.
La sezione “Spina: crocevia del mondo antico” è incentrata sulla città etrusca omonima, dalla quale l’antica civiltà riusciva a tessere importanti rapporti commerciali con la Grecia. Le altre sezioni ripercorrono le evoluzioni nell’area dell’età del Po in epoca romana, quando la cittadina rientrava sotto l’influenza di Ravenna e si distingueva per la produzione di laterizi, sale e vini pregiati. A testimonianza dell’importanza della zona all’epoca di Augusto vi è stato il ritrovamento nel 1981 di una nave romana completa del proprio carico alla quale è dedicata un’intera sezione del museo.
Nella sezione “Comacchio, un emporio sulla sabbia” il racconto si concentra sull’era medievale, quando questa zona contesa tra diverse popolazioni conosce una fiorente attività commerciale.
L’ingresso al Museo Delta Antico è compreso nel biglietto cumulativo Comacchio Museum Pass.
Cosa fare in vacanza a Comacchio e nei Lidi Ferraresi
Gli amanti del mare possono trovare lungo la costa ferrarese tantissimi stabilimenti attrezzati dove godersi una giornata di relax e un aperitivo all’insegna del divertimento.
Sebbene questa zona sia meno conosciuta rispetto ad altre località della riviera romagnola come Rimini o Riccione, ti assicuro che non ha proprio nulla da invidiargli, soprattutto in termini di accoglienza e di ospitalità.
In totale i lidi di questo territorio sono 7: Lido di Volano, Lido delle Nazioni, Lido di Pomposa, Lido degli Scacchi, Porto Garibaldi, Lido degli Estensi, Lido di Spina.
Cosa vedere nei dintorni di Comacchio: la Casa Museo di Remo Brindisi
A Lido di Spina si trova la Casa Museo di Remo Brindisi. La casa fu realizzata dall’architetto Nanda Vigo negli anni ‘70, per volere dello stesso Remo Brindisi che desidera un luogo dove vivere, lavorare e ospitare gli amici, oltre alla sua vastissima collezione di opere moderne e contemporanee.
L’edificio è caratterizzato da uno spazio cilindrico centrale che collega i vari piani, dove sono ospitate oltre duemila opere tra dipinti, sculture e oggetti di design che si integrano perfettamente con gli spazi privati.
Impossibile fare un elenco di tutti gli artisti. tra gli altri, si trovano opere di Segantini, Modigliani, Boccioni, De Chirico, Severini, Casorati, Sironi, Fontana, Rotella e Manzoni. Tra gli artisti stranieri figurano Picasso, Braque, Mirò, Chagall, Matisse, Klee, Appel, Sebastian Matta.
La Casa Museo di Remo Brindisi è visitabile solo con visite guidate. Gli orari variano a secondo della stagione. Puoi consultarli su questo sito.
Puoi acquistare il biglietto per la sola Casa Museo oppure il Comacchio Museum Pass.
Visitare Le Valli di Comacchio
Le Valli di Comacchio si trovano a sud del centro storico e rappresentano il luogo ideale per tutti coloro che desiderano fare una passeggiata oppure un giro in barca mentre si godono l’aria salmastra e la bellezza della natura.
Si tratta di una delle zone umide salmastre più grandi e importanti d’Europa e, proprio per la loro particolare biodiversità, sono state inserite tra i Siti d’Interesse Comunitario e le Zone a Protezione Speciale.
Le Valli di Comacchio si sono formate a causa dell’abbassamento del Delta del Po e del contemporaneo innalzamento del livello marino. La compenetrazione di acqua salata e dolce crea un ambiente davvero unico ed un ecosistema ricco di nutrimenti per gli animali delle zone umide.
Qui si trovano oltre 300 specie di uccelli come i fenicotteri, il cavaliere d’Italia, la garzetta, l’airone cenerino e il martin pescatore. Inoltre vi sono pesci come orate, anguille, branzini, cefali, passere, e mammiferi quali le volpi.
Per visitare le Valli di Comacchio puoi prendere parte a una delle tante escursioni in barca o in bici che partono dalla Stazione di Pesca Foce.
Ci sono escursioni turistiche in motonave della durata di 2h circa che ti accompagneranno alla scoperta delle stazioni da pesca e degli antichi “casoni”, custodi di usi e tradizioni di un tempo.
Il mio consiglio però è di prendere parte a un’escursione su una batana, le tradizionali barche da pesca in legno. È certamente un po’ più costosa ma ne vale la pena, soprattutto all’ora del tramonto, quando le bellezze naturalistiche si tingono di colori davvero straordinari.
Puoi prenotare le escursioni nelle Valli di Comacchio su questo sito.
Una curiosità: ovviamente le Valli di Comacchio non sono vere e proprie valli. Il termine Valli deriva dal latino vallum, che si riferiscono agli argini che sono stati costruiti per regolare l’afflusso di acque dolci e salate.
Quando andare e cosa mangiare a Comacchio
Per quanto riguarda il periodo ideale per programmare una gita nella bella cittadina dell’Emilia Romagna, molto dipende dalle ragioni che ti spingono a visitarla. In linea generale comunque il periodo compreso tra aprile e novembre è senza dubbio il più interessante.
Proprio nei primi due fine settimana di ottobre potresti assistere a una delle manifestazioni senza dubbio più interessanti e caratteristiche della zona. Si tratta della Sagra dell’Anguilla, un appuntamento imperdibile per quanti vogliono scoprire le modalità di preparazione e i sapori particolari di questa specialità tipica del luogo.
Gli amanti della buona cucina non possono che rimanere stupiti di fronte ai tanti piatti tipici che si possono assaggiare a Comacchio. Oltre all’anguilla preparata in brodetto oppure a becco d’asino, se ami le specialità ittiche potrai assaggiare tantissimi altri pesci pescati freschi.
Dalle vongole di Goro in bianco con aglio e prezzemolo fino al risotto alla pescatora: sono davvero moltissime le delizie che provengono dalle vicine acque e vengono preparate con cura nel rispetto della tradizione.
Per valorizzare al meglio i piatti puoi provare l’abbinamento con i Vini delle Sabbie, tra cui Bianco del Bosco e Fortana, realizzati nell’area delle Valli di Comacchio.
Ho provato due ristoranti e te li consiglio entrambi:
- Locanda del Delta, in posizione panoramica su uno degli scorci più suggestivi del centro storico di Comacchio, dove ho mangiato un’ottima frittura di pesce. Ha anche delle belle stanze che puoi prenotare qui.
- Il Bettolino di Foce, in una posizione fantastica se decidi di visitare le Valli di Comacchio. Vengono proposti piatti tipici tra cui anguilla e alici.
5 commenti
Eliminare i commenti che possono essere non graditi la dice lunga sulla trasparenza …
Non ho eliminato nessun commento, non è mia abitudine, semplicemente li approvo quando ho occasione di farlo.
Il mio commento evidentemente é stato frainteso, perché volevo solo sottolineare che Comacchio, essendo un comune della provincia di Ferrara, amministrativamente e geograficamente fa parte dell’Emilia! Per il resto concordo.
Chissá come saranno contenti i comacchiesi sapere di essere transitati, per effetto di questo articolo, dall’Emilia alla Romagna senza un referendum!!!
Ho visitato Comacchio durante un Blog Tour intitolato “Le Eccellenze della Romagna” promosso, tra gli altri, dall’Ente del Turismo di Comacchio, quindi immagino che i comacchiesi siano felici di far parte di un’unica regione perché forse sanno bene, nel 2023, non è il caso di farci la lotta tra paesi vicini come nel medioevo :-)!