Tra i numerosi borghi italiani che rimangono impressi nel cuore di chi li visita, Civita di Bagnoregio merita certamente un posto d’onore.
Se stai pensando di visitare questo gioiello della Tuscia, di seguito troverai tutte le informazioni per organizzare il tuo viaggio, sulle attrazioni da non perdere, su cosa fare e vedere e anche su cosa gustare.
Collocata in una posizione davvero suggestiva, su un’altura di tufo circondata da due fiumi (il Rio Chiaro e il Rio Torbido), domina la Valle dei Calanchi, nel viterbese.
Civita di Bagnoregio: un po’ di storia
Si racconta che il suo nome derivi dall’originario intento che ne ha determinato la costruzione: Civita ospita infatti una stazione termale, che sarebbe stata voluta dal re longobardo Desiderio allo scopo di curare la sua malattia. Ecco quindi che la città assunse il nome di Balneum Regis (letteralmente “il bagno del re”), ancora assonante con il nome attuale.
La posizione strategica, insieme alla vicinanza della foce del Tevere, hanno determinato un florido sviluppo del paese, che godeva di ottime possibilità commerciali.
Nel corso della sua storia, il borgo ha visto succedersi la civiltà etrusca, quella Romana, il Medioevo e il Rinascimento. Le sue strade sono quindi impregnate di cultura e custodiscono le memorie di un passato prestigioso.
Civita di Bagnoregio oggi
Oggi la sua realtà è completamente diversa rispetto al passato. Civita di Bagnoregio si è trasformata da ricca città commerciale a paese semi-abbandonato, anche se negli ultimi anni sta vivendo un grande interesse turistico.
Purtroppo il suo destino è segnato inesorabilmente dall’erosione del tufo che la sostiene, a causa degli agenti atmosferici e dell’azione del fiume, oltre che dai terremoti che imperversano sul centro Italia. Questo paese infatti è anche conosciuto con l’appellativo “la città che muore”, e questa consapevolezza gli conferisce, agli occhi del visitatore, un alone incantato, che solo quei luoghi senza tempo sanno regalare.
Nessuna parola può descrivere l’emozione che si prova attraversando le vie del borgo, ammirando le case medievali, gli antichi palazzi nobiliari ora adibiti a botteghe di artigiani, il paesaggio brullo plasmato dagli elementi. Se, da una parte, si respira una serenità difficile da trovare altrove, dall’altra ci si trova al cospetto della prossima fine di una città un tempo ricca e generosa.
Come arrivare a Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio si trova nel Lazio, in provincia di Viterbo, al confine con Umbria e Toscana.
Il modo migliore per raggiungere Civita di Bagnoregio è l’auto percorrendo l’autostrada A1 Roma – Firenze.
Arrivando da nord potrai uscire a Orvieto mentre arrivando da sud prendi l’uscita di Attigliano. Da entrambe le uscite ci vogliono 30 minuti circa per arrivare a Civita di Bagnoregio.
In treno le stazioni più vicine sono Viterbo e Orvieto ed è poi possibile raggiungere Civita in autobus o affittando un auto.
L’aeroporto più vicino è quello di Roma-Fiumicino.
Affitta un’auto per raggiungere Civita di Bagnoregio
Quanto costa visitare Civita di Bagnoregio
Per visitare il borgo dovrai pagare un biglietto di ingresso di 5 euro.
Puoi acquistarlo alla biglietteria di Mercatello, in prossimità del ponte, o alla biglietteria di Piazzale Battaglini dove si trova uno dei parcheggi. Da Piazzale Battaglini puoi prendere la navetta per il Belvedere o andare a piedi (io ho preferito andare a piedi, ci vogliono circa 20 minuti).
Acquista on line il biglietto con audioguida per non fare code al tuo arrivo.
Per conoscere la storia di Civita di Bagnoregio ti consiglio di preotare un tour guidato di 3 ore con una guida autorizzata che comprende il biglietto di ingresso a Civita di Bagnoregio. Puoi prenotarlo in sicurezza cliccando qui.
Dove dormire a Civita di Bagnoregio
Se vuoi dormire a Civita di Bagnoregio troverai numerosi b&b e case in affitto. Il più suggestivo, e che ti consiglio, è certamente Acqua di Civita Beauty & Rooms che si trova nel cuore del borgo.
La Locanda è stata ricostruita completamente e arredata con materiali di pregio mantenendo il legame con la tradizione locale e l’atmosfera delle case di una volta.
Trova altre strutture dove alloggiare a Civita di Bagnoregio.
La Porta Santa Maria: benvenuto a Civita di Bagnoregio
Cominciamo dall’inizio: per accedere al centro storico di Civita di Bagnoregio, dovrai attraversare il suggestivo ponte pedonale lungo 300 metri, unico collegamento con il borgo.
Questo viadotto conduce direttamente alla Porta di Santa Maria (o Porta della Cava), scavata nel tufo e sorvegliata da due leoni che stringono tra gli artigli due teste umane. Da qui si può godere di una stupefacente vista sul panorama circostante.
La quotidianità perduta delle case medievali e i musei
Aggirandoti per le vie di Civita di Bagnoregio, sarai circondato dalle tipiche costruzioni in uso nel Medioevo: case basse alle quali si accede attraverso scalette esterne (i cosiddetti profferli), ciascuna abbellita da balconi fioriti dai colori sgargianti.
Oltre a queste case, che rappresentano il lato più caratteristico della quotidianità di Civita, potrai vedere anche diversi palazzi rinascimentali, edifici più imponenti che spesso sono adibiti anche a musei.
Tra tutti, si segnala il Palazzo degli Alemanni, sede del Museo Geologico e delle Frane, che ti consigliamo di visitare se vuoi entrare più nel dettaglio della storia geofisica del borgo.
Con la Travel Card di Civita di Bagnoregio puoi avere un’audioguida scaricabile sul tuo telefono per visitare il borgo, una degustazione di prodotti tipici, kit di benvenuto Acqua di Civita, l’ingresso ai sotterranei Antica Civitas, sconti in molte attività commerciali. Puoi acquistarla cliccando qui al costo di 13 euro.
Il Belvedere e la Valle dei Calanchi
Giunto al termine della strada principale, potrai fermarti al belvedere ad ammirare dall’alto i calanchi, ovvero quelle conformazioni rocciose dall’aspetto simile a dei ponticelli che circondano l’altura.
I calanchi sono il frutto dell’azione della natura perpetrata nel susseguirsi dei millenni, e sintetizzano l’intera storia geologica di Civita di Bagnoregio, incluso il suo destino. Questo perché, al di sotto delle pareti in tufo e roccia vulcanica, la base dei ponticelli è costituita di tenera argilla, più facilmente soggetta all’erosione.
La continua esposizione agli agenti atmosferici e all’acqua, crea dei solchi profondi alla base dei calanchi, conferendo loro un aspetto inconfondibile.
All’altura in tufo che sostiene il borgo sta accadendo la stessa cosa, motivo per il quale la stabilità di Civita di Bagnoregio è sempre più in pericolo man mano che trascorrono gli anni.
La grotta di San Bonaventura
Vediamo ora il lato religioso di Civita, dominante nella cultura attuale del paese. Cominciamo parlando della Grotta di San Bonaventura, collocata nella zona a est del belvedere.
Si tratta di una tomba etrusca, poi utilizzata degli eremiti come rifugio.
Oggi questa grotta racchiude una storia di Fede, dedicata al santo guarito miracolosamente, grazie all’intercessione di San Francesco d’Assisi, da una malattia che lo avrebbe condotto alla morte.
Piazza San Donato
La struttura che domina in altezza il borgo è senz’altro il campanile di San Donato, chiesa romanica collocata nell’omonima piazza. Questa si apre alla vista in modo improvviso, divaricando uno spazio relativamente ampio in confronto alle vie strette del paese, imprimendo una certa suggestione.
Osservando questa piazza verrai catapultato in un viaggio nel tempo: alla struttura medievale della chiesa (che peraltro sorge sui resti di un tempio pagano) fa da contraltare la facciata rinascimentale, mentre la base del campanile racchiude due sarcofagi etruschi.
La stessa piazza, priva di pavimentazione, accentua ancora di più l’aspetto medievale di questo angolo del borgo.
All’interno della chiesa di San Donato potrai trovare un affresco della scuola del Perugino, dei preziosi reliquiari e, soprattutto, un crocifisso ligneo miracoloso: secondo una leggenda, avrebbe parlato ad una donna, durante la pestilenza del 1499, confortandola sulla fine imminente della piaga.
Gli eventi della tradizione popolare: un tuffo nel passato e nella magia di Civita
Non solo tanto da vedere, ma anche tanto da fare: Civita di Bagnoregio, nonostante lo spopolamento in atto, è un paese pieno di iniziative, e nel corso dell’anno se ne susseguono di davvero suggestive.
La più emozionante è sicuramente quella del presepe vivente, risultato di un’organizzazione perfetta e della coordinazione di cinquanta figuranti che vestono i panni dei vari personaggi. Il borgo si trasforma nel paese della Natività, grazie ad un meraviglioso gioco di scenografie e luci che, se avrai la fortuna di ammirare, non dimenticherai mai.
Ma il momento clue dell’anno religioso è la sera del Venerdì Santo, che vede protagonista proprio il crocifisso ligneo deposto nella Chiesa di San Donato. Da qui parte una processione animata da figuranti in costume, che termina alla chiesa dell’Annunziata prima della mezzanotte. Questo rituale è particolarmente sentito dalla comunità cattolica del paese, in quanto è volto a scongiurare l’avvento di terremoti e la rovina di Civita. Davvero un evento spettacolare che ti commuoverà.
Infine, un altro evento importante si verifica in occasione della festa della Madonna Liberatrice del Santissimo Crocifisso (in corrispondenza della prima domenica di giugno e della seconda di settembre): il Palio della Tonna.
Dei fantini montano degli asini e corrono lungo un tracciato circolare predisposto in Piazza San Donato. Il vincitore si aggiudica lo stendardo e le acclamazioni del pubblico festante.
Cosa vedere nei dintorni di Civita di Bagnoregio
Se la tua vacanza ti concederà un giorno di permanenza in più, puoi decidere di spostarti da Civita di Bagnoregio per esplorare i dintorni, ricchissimi di attrazioni e punti di interesse.
Ad esempio, degni di nota sono i borghi di Lubriano e Civitella d’Agliano, che al pari di Civita di Bagnoregio offrono una splendida vista sulla Valle dei Calanchi. Il borgo antico di Celleno, con il suo suggestivo silenzio, e il castello di Graffignano sono altri siti da non perdere.
Se invece preferisci una giornata rilassante in mezzo alla natura, puoi optare per il lago vulcanico di Bolsena, caratteristico con il suo castello, oppure per Bomarzo e il suo Parco dei Mostri.
Raggiungibili facilmente da Civita, troverai anche Orvieto, se preferisci un altro balzo nella cultura, Viterbo, la città dei Papi, generosa di monumenti e l’Antichissima città di Sutri con la sua area archeologica.
Per la tua visita nella Tuscia ti consiglio questo tour privato di un giorno con una guida certificata per minimo 2 persone per scoprire Civita di Bagnoregio e il Parco dei Mostri di Bomarzo. Ti verranno a prendere direttamente in hotel e non dovrai preoccuparti di nulla. Puoi prenotarlo su Civitatis con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima, cliccando qui.
Cosa mangiare a Civita di Bagnoregio
Per concludere, non puoi lasciare Civita di Bagnoregio senza aver gustato le sue prelibatezze. Il piatto forte del posto sono delle fettuccine condite con un particolare sugo a base di interiora di pollo.
Il resto della cucina risente della tradizione viterbese, fatta di ingredienti semplici e genuini, che traggono ogni ricchezza dal territorio. I piciarelli sono un classico (gli spaghettoni realizzati con un impasto di acqua e farina), ma notevoli sono anche i prodotti a base di carne.
Soprattutto, ti consiglio la carne di cinghiale e i salumi. Queste terre sono anche base fertile per la crescita dei porcini e del tartufo nero, sapori forti che impreziosiscono il gusto di questa cucina semplice e dal carattere deciso. Concludi il pasto concedendoti un dolce locale a base di nocciole o farina di castagne.
Libri da leggere per organizzare la tua visita a Civita di Bagnoregio
- Civita e Bagnoregio. Guida storica, artistica ed archeologica
- Civita di Bagnoregio – Edizione Italiana
- Civita di Bagnoregio. La città che muore. Guida multimediale. Ediz. italiana e inglese. Con DVD
2 commenti
Dopo molti anni sono tornata a Civita , sempre affascinante, ma la sorpresa è stata tanta quando ho scoperto che per entrare si paga un biglietto da 5 €. Un dazio!! Assurdo
Buongiorno Rita, nel post è indicato che per l’accesso è necessario pagare l’ingresso di 5 euro con il link per pagarlo online. Personalmente li ho pagati volentieri trattandosi di un luogo estremamente fragile che ha bisogno di cura e per il quale l’overtourism può essere dannoso.