Quando mi chiedono perché mi piace viaggiare rispondo sempre “per ritrovare quello stupore e quel senso di meraviglia davanti a qualcosa di nuovo, come quando ero bambina”. Beh, io l’Umbria la conosco, ci sono stata più volte, e quando sono stata invitata al blog tour “l’Umbria che non ti aspetti” non pensavo che potesse davvero stupirmi, nonostante la sua bellezza.
Invece quest’Umbria davvero non me l’aspettavo. Ho passato tre giorni a Monteleone d’Orvieto, un piccolo borgo in pietra nella Val di Chiana che ricorda più certi paesaggi toscani. In effetti se si parla di Val di Chiana il primo pensiero va alle colline senesi, invece su questa ampia e verde vallata si affaccia non solo la Toscana ma anche l’Umbria e il Lazio. E Monteleone d’Orvieto si trova al centro. Il punto di partenza ideale per scoprire questo territorio.
L’ospitalità di Monteleone d’Orvieto
Monteleone d’Orvieto è un piccolo borgo conservato perfettamente dall’amore dei suoi abitanti. A differenza di altre cittadine della Val di Chiana più conosciute, qui non troverete folle di turisti e negozi di souvenir. Se da una parte questo è un bene per conservarlo più autentico, allo stesso tempo sappiamo che il turismo è fondamentale per mantenere in vita questi borghi che altrimenti rischiano di svuotarsi anche degli stessi abitanti.
Nel mio weekend a Monteleone d’Orvieto ho potuto incontrare molti dei suoi cittadini e quello che mi ha colpito è stata la loro ospitalità e la passione con cui si dedicano al loro paese prendendosene cura e dedicandogli il proprio tempo per organizzare alcuni eventi che ogni anno attirano qui appassionati di storia e di buon cibo.
Cosa vedere a Monteleone d’Orvieto
Monteleone d’Orvieto è un borgo tranquillo dove godersi qualche ora di quiete con una bella passeggiata all’interno delle sue mura. Qui si scopre un’Umbria insolita che in pochi conoscono.
Io e i miei compagni di viaggio siamo stati accolti alla porta Nord, conosciuta anche come Torre Mozza, da quattro attori in costume che ci hanno accompagnato nella nostra visita raccontandoci la storia del paese.
Il borgo è nato come castello in epoca medioevale nel quale si avvicendarono due casate: i conti di Marsciano e i conti di Montemarte. L’antico castello fu però distrutto durante il sacco dei fiorentini nel 1643 e poi ricostruito. Per questo ritroviamo anche influssi rinascimentali.
Via Dritta e via Torta
Il borgo si sviluppa lungo due strade principali: la via Dritta, all’interno del paese, e la via Torta, che si affaccia sulla Val di Chiana. Non perdetevi il panorama dalla Terrazza, ancora meglio se vi trovate lì all’ora del tramonto. Davanti ai vostri occhi si aprirà un panorama spettacolare fatto di verdi colline che arrivano fino al Monte Cetona e al Monte Amiata.
Chiesa della SS.ma Annunziata
Camminando lungo la via Dritta, oggi Corso Vittorio Emanuele II, si trova la Chiesa della SS.ma Annunziata, una piccola chiesetta al cui interno si trova la statua della Madonna Assunta e che in passato è stata la sede della Confraternita del Santissimo Sacramento.
Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo
Poco più avanti si trova la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo. La pala d’altare che si trova all’interno appartiene alla scuola del Perugino e rappresenta la Madonna con il Bambino, con ai lati gli Apostoli San Pietro e Paolo.
Al di sotto si trova la cripta di San Teodoro Martire, affrescata solo nel XX secolo da Guglielmo Ascanio. Le reliquie del Santo furono portate in questa chiesa nel 1737 e indossa ancora gli stessi abiti. C’era anche una piccola ampollina con il sangue del martire che, purtroppo, fu trafugata.
Piazza Cavour e Piazza Pietro Bilancini
Proseguendo si arriva a Piazza Cavour, dove si trova un pozzo, ricostruito recentemente, ma che riproduce la vecchia cisterna che si trovava qui nel Medioevo.
Ancora qualche passo e si arriva in Piazza Pietro Bilancini, poeta ottocentesco nato a Monteleone, dove si trova la Torre dell’Orologio.
Teatro più piccolo del mondo
A Monteleone d’Orvieto si trova il teatro più piccolo del mondo, il Teatro dei Rustici. In realtà negli anni ebbe diversi utilizzi. Fu costruito nel Medioevo come Palazzo del Podestà per poi diventare un granaio fortificato, carcere e infine ospedale. Solo nel 1730 divenne teatro e ad oggi è ancora il teatro più piccolo del mondo con 94 posti.
Purtroppo in seguito al terremoto la struttura ha bisogno di alcuni lavori per la messa in sicurezza e ad oggi non è visitabile. Speriamo che si trovino presto i fondi per riaprire questo piccolo gioiello al pubblico.
Eventi a Monteleone d’Orvieto
Come vi ho detto all’inizio gli abitanti di Monteleone lavorano tutto l’anno per organizzare alcune manifestazioni che si svolgono in estate.
La sagra degli Umbrichelli
Gli Umbrichelli sono una tipica pasta della tradizione culinaria umbra, conosciuta anche con il nome di Pici o Strozzapreti nelle regioni vicine. È una pasta preparata semplicemente con acqua e farina e ogni anno a Monteleone d’Orvieto si svolge la sagra degli Umbrichelli dal 7 al 16 di agosto, attirando qui, in dieci giorni, oltre cinquemila visitatori.
Per poter far assaggiare a tutti il loro piatto tipico le signore di Monteleone si riuniscono già dal mese di luglio per preparare i 9 quintali di Umbrichelli necessari. Insieme passano i pomeriggi ad impastare mentre gli uomini sono addetti alla “chitarra”. No, non si suona, qua tutti lavorano e la chitarra è lo strumento con cui vengono tagliati gli Umbrichelli prima di arrotolarli a mano.
Io ho provato a farli con due maestre d’eccezione, la signora Ernesta e la signora Ines e se deciderete di passare qualche giorno da queste parti potrete anche voi andare a scuola di Umbrichelli. Non esitate a chiedere nella struttura che vi ospiterà o contattate la pro loco di Monteleone d’Orvieto. Ernesta e Ines vi accoglieranno con calore e faranno impastare anche voi come già hanno fatto con turisti da tutto il mondo.
A questa sagra da qualche anno si affianca anche la Sagra degli Gnocchi che si svolge a giugno nella frazione di Santa Maria.
Il corteo storico
Ogni anno, nel periodo di ferragosto, si svolge il corteo storico e la giostra del giglio. In questa occasione oltre 400 figuranti sfilano in abiti d’epoca per le vie del paese rappresentando la vita nel castello durante il Medioevo.
A questo importante evento è stato affiancato, da qualche anno, la festa dei Luminari in occasione della Festa dei Santi Patroni Pietro e Paolo il 28 e 29 giugno, una corteo più piccolo con circa 60 figuranti che rievocano l’offerta di un cero votivo alla chiesa da parte delle autorità comunali così come disposto dallo Statuto trecentesco del castello.
Io ho avuto un piccolo assaggio del corteo con i quattro attori in costume che ci hanno accompagnato per il borgo e ho avuto il piacere di visitare il laboratorio dove vengono creati questi meravigliosi abiti.
Il laboratorio Arte in Costume di Maria Cristina Gori è un altro di quei luoghi che mi affascinano per la passione che trasmette e l’abilità nel creare abiti preziosi. Cristina ci ha raccontato in che modo realizza questi capolavori, partendo da dipinti storici. Ogni dettaglio viene isolato, studiato e ricreato con cura, cercando il tessuto più fedele all’originale. Si tratta sempre di tessuti pregiati che vengono poi guarniti con decorazioni e passamanerie e ricamati da mani esperte.
Artigianato a Monteleone d’Orvieto
Come vi ho detto Monteleone non è un borgo pieno di negozi di souvenir ma se volete un ricordo della vostra visita dove passare dalla Bottega dell’Artigiana di Lucia Roncella. Troverete le sue ceramiche fatte a mano e potrete anche fare un corso di ceramica direttamente con Lucia.
Turismo enogastronomico a Monteleone d’Orvieto
Non si può visitare Monteleone d’Orvieto senza passare qualche ora a degustare i prodotti tipici direttamente nelle aziende agricole biologiche del territorio.
Pomario
Pomario è un’azienda agricola biologica che comprende un’oliveto e un vigneto, protetti da 400 ettari di bosco.
Un’azienda moderna dove i vecchi vigneti di Sangiovese, Trebbiano e Malvasia, che erano stati abbandonati, sono stati recuperati in seguito all’acquisto della tenuta da parte della famiglia Spalletti Trivelli nel 2004.
Oggi vengono coltivati 8 ettari di vigneti ed è stata ampliata la varietà di rossi, bianchi e rosati. Inoltre ogni anno vengono prodotte 300 bottiglie di Muffato con uve Riesling e Sauvignon Blanc coltivate su una scarpata per mantenere il livello di umidità ideale.
Azienda agricola Antheia
Antheia è un’azienda agricola biologica nata recentemente dalla passione per la terra di due torinesi. Qui si producono olio, zafferano e colture annuali.
Casa Antheia ha anche della stanze dove poter soggiornare ed è qui che sono stata ospitata e accolta a braccia aperte nel mio weekend a Monteleone d’Orviento ma di questo vi parlerò ancora.
Agriturismo Cornieto
Se volete scoprire tutto sull’olio dovete visitare l’Agriturismo Cornieto. Potrete degustarlo mentre Rita vi racconterà tutta la sua storia con la passione di chi ama il proprio lavoro.
Ma anche di Cornieto ho molto di più da raccontarvi e gli dedicherò presto un post.
Cosa vedere nei dintorni di Monteleone d’Orvieto
Monteleone d’Orvieto si trova in una zona strategica tra tre regioni. Può essere presa anche come base per visitare in dintorni in una settimana di vacanza.
A pochi chilometri si trovano Città della Pieve, Chiusi, Orvieto, Perugia ma anche il Lago Trasimeno o le Terme di San Casciano dei Bagni. In un’ora circa è possibile arrivare anche a Roma.
Dove dormire a Monteleone d’Orvieto
Casa Antheia – Dispone di 5 camere che possono diventare 2 appartamenti
Agriturismo Cornieto – appartamenti monolocali e bilocali
Se amate i borghi e volete conoscerne altri per trascorrere un weekend o una gita fuori porta continuate a leggere la rubrica Andar per Borghi.
10 commenti
Che meraviglia! Pensa che io in Umbria non ci sono mai stata! Chissà, magari prossima primavera potrei organizzare un weekend fuori porta in questa zona!
Sono certa che ti piaceranno Veronica, so quanto ami la natura e il verde di queste colline ti conquisterà!
L’Italia è davvero ricchissima di luoghi suggestivi che riservano sorprese inaspettate, e l’umbria poi è una di quelle regioni che invita al turismo lento, alla scoperta dei borghi antichi immersi nel verde. Non conosco Monteleone di Orvieto ma le tue foto e il tuo racconto invitano ad un week end in una bella giornata di primavera. Segnato!
Esatto, turismo lento. In questa vita sempre di corsa ogni tanto è importante riprendere ritmi più rilassanti.
La via dritta e la via torta, praticamente questo paese è la sintesi della vita. Utilisismi i consigli su dove dormire e mangiare e stupendi i costrumi
È vero, non avevo pensato a un secondo significato ma è proprio così!
Mi piacciono tantissimo i borghi tradizionali come questo e ammiro l’immenso lavoro dei loro abitanti che con tanta passione cercano di farli conoscere tutelandoli al tempo stesso. Mi ha incuriosito molto la Sagra degli Umbrichelli per i pici di cui sono amante (ne mangerei a quantità industriali). Mi sono segnata le date, chissà che il prossimo agosto non riesca a farci un salto 🙂
Sono buonissimi! Anch’io ne mangerei in quantità industriali!
Torniamo in Umbria sempre molto molto volentieri … ci sono tanti paesini da scoprire e splenidie campagne!
Questo posto non lo abbiamo ancora mai visitato …
Non è detto che non possa essere una delle nostre prossime mete! Ci ha fornito diversi spunti interessanti da scoprire!
Scovare angolini d’Italia poco conosciuti ci piace sempre molto 🙂
Monteleone può essere un’ottima tappa anche per visitare i dintorni, rimane al centro tra tre regioni molto interessanti da scoprire.