Cosa fare e cosa vedere a Bologna in un giorno? Ecco un itinerario a piedi per scoprire in poche ore il centro storico di Bologna
Bologna è la città dei portici e delle torri, la città dell’Università, la città di Lucio Dalla e di tanti artisti, la città dei tortellini e della mortadella.
Bologna “è una vecchia signora” (cit. Francesco Guccini) piena di fascino, storia e cultura. Una città piena di vita nella quale sono tornata più volte avendo collaborato per tanti anni con un’azienda bolognese ma, come mi è accaduto spesso, i viaggi di lavoro ti fanno credere di conoscere un luogo, ma in realtà non è così.
Qualche mese fa sono tornata finalmente a Bologna per svago e mi sono fatta accompagnare alla scoperta delle meraviglie di questa città dalla mia amica Cristina, bolognese doc, che mi ha raccontato anche qualche curiosità.
Come potete immaginare, per conoscere Bologna ci vorrebbero più giorni, ma noi avevamo solo poche ore a disposizione. In un giorno è comunque possibile visitare una buona parte del centro storico di Bologna e, seguendo il nostro itinerario, vedere tutti i maggiori luoghi di interesse.
Consigli per visitare il centro storico di Bologna in un giorno
Nonostante il suo centro storico sia uno dei più estesi d’Italia, alcuni dicono d’Europa, non è impossibile girarla a piedi, anzi, come sempre questo rimane il mio modo preferito per riuscire a conoscere una città.
La sua pianta romana regolare vi faciliterà l’orientamento (“Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino”, cantava infatti Lucio Dalla), le zone pedonali (come la cosiddetta “T” che parte proprio dalle Due Torri) insieme ai portici vi renderanno più piacevole ogni scoperta e, in più, lasciare l’auto fuori dalla cerchia muraria vi risparmierà l’ansia di telecamere e multe (anche se esistono parcheggi raggiungibili proprio nel cuore della città, come quello di Piazza VIII Agosto)!
In un giorno non riuscirete a visitare molti musei, ma ci sono comunque alcuni luoghi che meritano l’ingresso e per questo vi consiglio di acquistare la Bologna Welcome Card che vi consentirà di risparmiare sui biglietti.
Ce ne sono 2 versioni: Easy da 25 Euro, che vi consiglio per un solo giorno e vi consentirà l’accesso a diverse attrazioni oltre che la salita sulla Torre degli Asinelli, e Plus da 40 Euro, se vi fermerete a Bologna per almeno 2 o 3 giorni.
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Se vuoi scoprire Bologna in poco tempo senza perderti nulla, ti consiglio un tour guidato a piedi per le strade del centro.
Puoi prenotarlo a questo link a un prezzo conveniente e con cancellazione gratuita, scoprirai delle curiosità su Bologna davvero insolite.
Ma ora ecco i miei consigli su cosa vedere a Bologna in un giorno.
I portici di Bologna
Bologna è famosa per i suoi portici che, solo nel centro storico, raggiungono quasi i 40 chilometri. Si trovano porticati in stile medioevale, come quelli di Casa Isolani in Strada Maggiore, o portici rinascimentali, come quelli della Basilica di San Giacomo Maggiore in via Zamboni.
Il portico di San Luca è il più lungo al mondo con i suoi 3.796 metri e le sue 666 arcate che uniscono il centro di Bologna al Santuario della Madonna di San Luca. Il numero delle arcate ha portato a dire che il porticato rappresenti il diavolo a forma di serpente la cui testa viene schiacciata dalla Madonna del Santuario.
I portici di Bologna però non furono costruiti, come in molte altre città, per proteggere dalle intemperie, bensì per allargare le case in seguito alla necessità di aumentare il numero di alloggi per gli studenti che arrivavano in città per frequentare l’Università.
Curiosità sul porticato di Corte Isolani
Conficcate nel legno del porticato ci sono 3 frecce. Ci sono diverse ipotesi. Secondo alcuni ci fu un tentativo di rapina ai danni di un nobile bolognese, ma i briganti furono distratti da una donna nuda e sbagliarono mira. Secondo un’altra leggenda un uomo mandò degli arcieri per punire la moglie infedele, ma gli arcieri furono distratti dalla bellezza della donna e anche in questo caso la mira fece cilecca!
Qualunque sia la storia, se passate di qui potete divertirvi a provare a individuare le frecce! Aguzzate la vista!
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La torre degli Asinelli
Bologna è la città delle torri. Nel Medioevo ne furono costruite oltre un centinaio come simbolo di ricchezza e potere delle famiglie, ma la maggior parte fu poi abbattuta e oggi ne rimangono solo una ventina.
Le più conosciute sono la torre degli Asinelli e la vicina torre Garisenda. Entrambe prendono il nome da antiche famiglie bolognesi.
La torre degli Asinelli è alta ben 97 metri e ci si può salire attraverso una scala di 498 scalini. Solitamente io non vedo l’ora di salire sui punti più alti delle città, ma questa volta ho dovuto rinunciare per mancanza di tempo. Sarà un buon motivo per rifare presto una gita a Bologna.
La Torre Garisenda è di soli 48 metri, ma colpisce per la sua pendenza dovuta al cedimento del terreno.
Curiosità sulla Torre degli Asinelli
C’è una superstizione legata alla Torre degli Asinelli: gli universitari non devono salire sulla torre (così come non devono attraversare in diagonale Piazza Maggiore) fino al conseguimento della laurea. Si dice anche che in cima alla torre ci sia un vaso rotto che simboleggia la capacità di Bologna di risolvere i conflitti, ma non essendo salita non so dirvi se si veda o meno.
Cosa vedere a Bologna: Via dell’Indipendenza
Via dell’Indipendenza è la via principale della città che dalla Stazione porta fino a piazza Maggiore. Un lungo rettilineo di oltre un chilometro, oggi diventata la via dello shopping grazie ai tanti negozi, bar e hotel sotto i suoi portici.
All’angolo tra via dell’Indipendenza e via Rizzoli, sotto la torre Scappi, si trova il più antico negozio di Bologna, la Coroncina. Proprio in questo incrocio, se alzate gli occhi sotto il portico, vedrete una scritta in latino “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”, ovvero: “Il pane è vita, la cannabis è protezione, il vino è allegria”. Questa scritta è un elogio alla lavorazione della canapa che, insieme all’industria della seta, era una delle attività più redditizie di Bologna.
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Piazza Maggiore e Basilica di San Petronio
Piazza Maggiore è sin dal Medioevo il luogo dove si svolgeva il mercato e si riuniva il popolo. Intorno alla piazza si trovano i più importanti edifici della città: Palazzo Comunale, Palazzo del Podestà, Palazzo Re Enzo, Palazzo dei Bianchi, oltre alla Fontana del Nettuno.
Se, come me, amate i cinema all’aperto, vi consiglio di fermarvi a Bologna in una sera di luglio dove proprio in piazza Maggiore viene allestito un enorme maxischermo con 3.000 posti a sedere per le proiezioni gratuite dei due festival della Cineteca (“Il cinema ritrovato” e “Sotto le stelle del cinema”), grande vanto cittadino, che ogni anno richiama studiosi e appassionati da tutto il mondo.
Sulla piazza si trova anche la facciata incompiuta della Basilica di San Petronio dove nel 1530 Carlo V fu incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero.
I lavori della Chiesa iniziarono nel XIV secolo ma solo nel 1514 fu incaricato per il suo completamento l’architetto Arduino degli Arriguzzi. Nel progetto originale la Basilica avrebbe dovuto superare in grandezza la Basilica di San Pietro a Roma ma Papa Pio IV ne bloccò i lavori. In realtà non si sa se sia davvero questo il motivo per cui la facciata della Basilica di San Petronio rimase incompiuta, forse il problema fu semplicemente la mancanza di fondi.
Al suo interno si trova l’organo più antico del mondo, ancora in uso, e la Meridiana più grande del mondo con ben 66 metri di lunghezza.
Piazza Maggiore e la Basilica di San Petronio sono entrambe comprese nel tour guidato di un giorno a Bologna.
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Curiosità su Piazza Maggiore
Gli italiani, non i bolognesi, la chiamano anche Piazza Grande perché Lucio Dalla la mise in rima con questo epiteto sicuramente più musicale. In verità, in tanti sostengono che non fosse questa la piazza a cui si ispirò il cantautore per la sua canzone, bensì la più piccola e vicinissima piazza Cavour.
Curiosità sulla Fontana del Nettuno
In piazza Maggiore si trova anche la fontana del Nettuno, un’opera maestosa, alta ben 3 metri. Nell’idea dello scultore Giambologna, i genitali di Nettuno dovevano essere proporzionati alle dimensioni della statua ma si scontrò contro la censura della Chiesa.
Lo scultore fu costretto ad adeguarsi al volere del cardinale Pier Donato Cesi ma realizzò l’opera in modo che, dalla giusta prospettiva, la mano sinistra sembrasse un membro eretto. Per vederlo dovete salire sui gradini del Palazzo della Borsa.
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Cosa vedere a Bologna: Basilica di Santo Stefano
La Basilica di Santo Stefano in realtà fa parte di un complesso più ampio conosciuto come le Sette Chiese e si trova sull’omonima piazza.
In realtà le chiese sono solo quattro e poi fanno parte del complesso il cortile, il chiostro e un museo.
Il progetto originale risale al V secolo e fu immaginato dal Vescovo Petronio che, di ritorno da un viaggio in Terra Santa, tentò di ricreare una copia del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
La storia della Basilica di Santo Stefano è piuttosto complessa. Il mio consiglio per scoprirla è di partecipare a un tour guidato al termine dei quale ti verrà offerta una degustazione di prodotti locali.
Biblioteca Salaborsa
La Biblioteca Salaborsa, inaugurata nel 2001, è stata realizzata all’interno di Palazzo d’Accursio, sede storica del Comune di Bologna, affacciato su piazza Nettuno.
Tra le cose da vedere a Bologna vi consiglio una visita al suo interno. Durante i lavori di restauro sono stati rinvenuti al suo interno dei resti archeologici che si possono vedere attraverso la pavimentazione in vetro.
L’Archiginnasio
L’Archiginnasio fu sede dell’antica università di Bologna ed è uno dei palazzi più caratteristici della città.
Si dice che Papa Pio IV fece costruire questo palazzo per togliere fondi alla costruzione della Basilica di San Petronio ed evitare così che questa superasse le dimensioni di San Pietro a Roma. Inoltre la costruzione dell’Archiginnasio occupò uno spazio che doveva essere destinato alla basilica, limitando così di fatto le dimensioni della chiesa.
Particolarmente interessante, dal punto di vista architettonico, il cortile quadrato a doppio loggiato, magnificamente decorato.
Al suo interno si trova anche il Teatro Anatomico, chiamato così per la sua forma ad anfiteatro e adibito allo studio dell’anatomia umana. In questa sala c’è un tavolo in marmo, sul quale venivano praticate le autopsie, circondato dalle panche per gli studenti. In realtà sembra che l’originale sia stato spostato a Palazzo Poggi perché ancora macchiato di sangue e sembrava troppo macabro per un luogo tanto visitato dai turisti.
La visita dell’Archiginnasio è compresa nel tour privato sull’architettura bolognese.
La finestrella di via Piella
A vedere adesso Bologna sembra impossibile pensare che la città fu costruita su dei canali. In realtà non ci sono fiumi che passano da Bologna, ma si tratta di canali artificiali realizzati in epoca medievale per il trasporto di merci e persone e per dare energia ai mulini necessari alle numerose aziende tessili che producevano filati pregiati.
Molti di questi canali sono stati coperti e chiusi tra le case, ma in via Piella c’è una finestrella che si apre sul canale delle Moline.
Via Piella è una parallela di via dell’Indipendenza e la finestrella, che è davvero piccola e dovrete fare attenzione per vederla, la troverete nel tratto tra via Bertiera e via Righi.
La casa di Lucio Dalla
Bologna è anche musica. Sono tanti i cantautori e gli artisti bolognesi ma il più emblematico è sicuramente Lucio Dalla, non solo per la sua musica ma anche per il legame strettissimo con la sua città.
L’amore di Lucio Dalla per Bologna è in ogni sua canzone e camminando per la città è facile riconoscere i luoghi dalle parole dei suoi testi come è accaduto per le panchine, l’erba e i gatti di piazza Cavour.
Oggi è possibile visitare la sua casa di via d’Azeglio con una guida che racconta aneddoti e curiosità sulla vita del cantautore.
Ma anche se non riuscite a partecipare a una delle visite guidate, fermatevi un attimo all’angolo della casa e alzate gli occhi verso il terrazzino che affaccia su piazza dei Celestini per un saluto alla sua figura riprodotta in un’installazione artistica a rete metallica sulla facciata.
Leggi anche 3 giorni a Bologna: itinerario e consigli
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12 commenti
Come sai non ho amato Bologna, l’unica cosa davvero molto bella è averla vista insieme. Dovrò darle una seconda possibilità!
Quando potremo riprendere a viaggiare organizziamo un altro weekend!
Buongiorno vorrei avere informazioni su una guida per visitare Bologna il 26 febbraio siamo una famiglia di due adulti e due ragazzi.
Attendo gentilmente risposta
Grazie
Katia
ho visto la tua richiesta per visitare Bologna e ti consiglio questi tour
Tour di gruppo
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Sono tutti molto validi con guide locali e puoi prenotarli direttamente on line.
Fammi sapere se posso esserti utile in altro modo.
A presto,
Monica
Bello questo articolo su Bologna. Una città vista varie volte e come è successo a te solo per lavoro. Quindi ogni volta ne vedo un pezzetto. Mi hai incuriosito con la storia della statua del “Nettuno” e la prossima volta salgo le scale del palazzo della Borsa 😉 comunque ritornerò a leggerti per un giro più lungo à Bologna
Anch’io comunque spero di tornarci per un giro più lungo, un giorno solo mi ha lasciato la voglia di rivederla presto
È un caso che hai pubblicato questa guida proprio il 4 marzo, compleanno di Lucio? 😉 Bologna comunque è sempre stupenda, ci vado spesso anch’io in giornata!
È stato un caso e me ne accorgo solo ora che me l’hai fatto notare, anche se conoscevo la data di nascita di Lucio, adorando le sue canzoni! Allora diciamo che è destino!
Mi piacerebbe davvero tornare a Bologna per una visita più accurata perché l’ultima volta che l’ho vista è stata una toccata e fuga prima di partire per una vacanza a Malta. Avevamo programmato una giornata in città ma il brutto tempo ci ha obbligato a velocizzare la visita. L’ho trovata davvero una città affascinante ragion per cui spero di programmare al più presto un ritorno e seguirò i tuoi consigli.
Anch’io spero davvero di poterci tornare presto, una giornata è troppo poco!
Adoro Bologna ed ho sempre avuto la possibilità di visitarla con dei local: con loro ho scoperto un mondo fuori dal turismo di massa. E la sto amando sempre di più. In aggiunta dei luoghi da te raccontati, io aggiungo: i Giardini Margherita nella bella stagione, andare a vedere un film in estate alla Cineteca della Manifattura delle Arti, l’Orto Botanico e poi … tantissimi altri luoghi.
Che belle idee, spero di poterci tornare presto!